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La composizione chimica del protoplasma;

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77Sempre dalla subfibra A di ogni doppietto parte una struttura costituita da dineina che si divide indue parti (o braccia) dette interna ed esterna che presentano struttura diversa.<strong>La</strong> dineina presenta un’importante attività catalitica di dissociazione di ATP in ADP + P che produceenergia utilizzata per il movimento <strong>del</strong> ciglio.Le braccia di dineina quando idrolizzano l’ATP si allungano ed entrano in contatto conle subfibre B <strong>del</strong> doppietto successivo provocando il movimento ondulatorio <strong>del</strong> ciglio.<strong>La</strong> struttura assonemale (detta anche 9 + 2) cambia a seconda <strong>del</strong> punto <strong>del</strong> ciglio che vieneosservato.<strong>La</strong> coppia centrale termina prima <strong>del</strong> vertice <strong>del</strong> ciglio e prima <strong>del</strong>la zona centriolare.<strong>La</strong> subfibra A termina per ultima.Se osservato in sezione longitudinale il ciglio appare costituito da una struttura periodica di ponti didineina e, se la sezione è periferica si può osservare una struttura tipo “scala a pioli” dovuta anche airaggi.Quando il ciglio incontra la membrana plasmatica si passa dalla struttura assonemale alla strutturacentriolare; il passaggio avviene in modo graduale. Alla base <strong>del</strong>la porzione libera si interrompe ildoppietto centrale di microfilamenti, poi le subfibre A e B di ogni doppietto si continuano con lefibra <strong>del</strong> centriolo alle quali si associa un altro microfilamento detto C costituendo la tipica struttura<strong>del</strong> centriolo.Anche la subfibra C non è completa e, si completa sulla subfibra B.Le triplette <strong>del</strong> centriolo sono collegate da ponti di nexina che si instaurano tra la subfibra A di unatrippletta e la C <strong>del</strong>la successiva.Nella zona prossimale (più vicina all’assonema) troviamo i raggi che si collegano con una zonacentrale detto “piede”; quando si scende nelle zone più distali i raggi ed il piede scompaionolasciando solo le triplette periferiche ed i ponti di nexina.<strong>La</strong> porzione distale termina con un sistema di “radichette” ovvero, una successione periodica difilamenti paralleli che stabilizzano il ciglio.Il movimento <strong>del</strong>le ciglia;Il movimento è di tipo ondulatorio; è costituito da una fase di “andata” veloce (movimento attivo) eda un “ritorno” lento (passivo) che avviene a partire dalla parte più basale <strong>del</strong> ciglio.Il movimento è reso possibile dal processo di idrolisi <strong>del</strong>l’ATP in ADP + P che fornisce energia.Il movimento dei cigli non è sincronizzato (movimento metacronale).Il flagello;<strong>La</strong> stessa struttura <strong>del</strong> ciglio è presente nel flagello. Il flagello è presente nelle cellule spermatozoo enegli organismi definiti flagellati.Il flagello presenta dimensioni maggiori <strong>del</strong> ciglio avendo ad esempio una lunghezzadi 100 - 150 micron.Nello spermatozoo il flagello, nella zona più vicina alla testa, è circondato da mitocondri e, lastruttura assonemale è associata ad un sistema di fibre accessorie.Negli altri organismi (cioè non i Mammiferi) i flagelli sono costituiti da un numero variabile difilamenti ed ogni filamento è costituito da un solo tipo di proteina detta flagellina i cui monomeriglobulari si dispongono l’uno dietro l’altro a formare un filamento.In questo caso il flagello non è avvolto da membrana.

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