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La composizione chimica del protoplasma;

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59<strong>La</strong> spermatogenesi;Nei maschi <strong>del</strong>la specie umana la proliferazione degli spermatogoni inizia nella pubertà e procedeseppur in minor misura fino alla morte <strong>del</strong>l’individuo.Il processo avviene nei tubuli seminiferi che sono dei microscopici organi cavi <strong>del</strong> diametro di200 - 250 micron e lunghi 40 - 80 cm. che avvolti a gomitolo formano i testicoli.Gli spermatogoni diploidi occupano la parte periferica dei tubuli seminiferi dove si riproducocontinuamente per mitosi; in queste cellule un intero ciclo duplicativo dura 8 - 10 giorni.Mentre una parte degli spermatogoni si mantiene in ciclo (spermatogoni staminali o di tipo A),altri (spermatogoni di tipo B) si dividono ancora una volta e si differenziano in spermatociti primari.Gli spermatociti primari, entrano nella profase <strong>del</strong>la prima divisione meiotica, appaiono i cromosomiomologhi, attuano il crossing - over e si dividono dando origine a due spermatociti secondari.Ciascuno di questi prosegue nella seconda divisione meiotica e danno origine a quattro spermatidiaploidi contenenti un cromatide dei ciascuno dei 22 autosomi ed il cromosoma Y o uno dei due X.A partire dallo stadio di spermatogonio di tipo B la divisione dei nuclei <strong>del</strong>le cellule in corso dimaturazione non è accompagnata dalla relativa divisione dei citoplasmi venendosi così a creare unsincizio di cellule tra spermatociti e spermatidi.Questo fenomeno porta ad un doppio risultato: innanzitutto sincronizza la maturazione deglispermatozoi che vengono liberati in onde sincrone, in secondo luogo questa situazione favorisce illibero scambio di macromolecole tra uno spermatide e l’altro.Questo meccanismo permette inoltre la sopravvivenza anche di quegli spermatidi che hanno un allelemutato e non funzionante, il prodotto di quel gene mancante può infatti arrivare attraverso l’unicocitoplasma da altri spermatidi funzionanti.<strong>La</strong> spermioistogenesi;Il processo finale <strong>del</strong>la differenziazione <strong>del</strong>le cellule germinali maschili chiamato spermioistogenesiporta alla trasformazione degli spermatidi in spermatozoi.Lo spermatide è una cellula relativamente piccola (5-6 micron) costituita prevalentemente daeurocromatina e da una certa quantità di citoplasma. Vicino al nucleo è presente un apparato di Golgie, a partire da quest’ultimo vengono formati numerosi piccoli granuli contenenti enzimi litici di tipolisosomiale che confluiscono progressivamente in una vescicola chiamata acrosomica.Questa vescicola aderisce alla cisterna perinucleare in punto che diventerà l’apice <strong>del</strong> futurospermatozoo.<strong>La</strong> vescicola aumenta le sue dimensioni e addossandosi sempre più al nucleo ne riveste i due terzianteriori come un cappuccio (cappuccio acrosomico o acrosoma); contemporaneamente il nucleo siallunga e si appiattisce e la cromatina si condensa fino a raggiungere una struttura particolare; questacondensazione è dovuta alla sostituzione degli istoni dei nucleosomi con proteine basiche ricche diarginina tipiche degli spermatozoi e chiamate protamine.I centrioli migrano al polo cellulare opposto all’acrosoma disponendosi uno di fila all’altro; dalcentriolo distale ha origine un flagello che progressivamente si allunga.Nello stesso periodo compaiono nel citoplasma dei microtubuli che si orientano a formare unastruttura cilindrica chiamata manicotto <strong>del</strong>la coda o manchette che contribuisce ad impartire alnucleo la forma definitiva in corrispondenza <strong>del</strong>la zona dove si innesta il flagello ed inoltre orienta imitocondri a formare una spirale attorno alla prima porzione <strong>del</strong> flagello.Lo spermatozoo è una <strong>del</strong>le cellule più differenziate <strong>del</strong> corpo umano.

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