La composizione chimica del protoplasma;
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5Lungo la superficie di contatto fra enzima e substrato (zona che prende il nome di sito attivo) sistabiliscono <strong>del</strong>le interazioni deboli (legame idrogeno o forze di Van Der Waals) che permettonoall’enzima di trasformare il substrato nel prodotto <strong>del</strong>la reazione.Una volta che questa trasformazione è avvenuta il prodotto si stacca dall’enzima e, quest’ultimo è dinuovo disponibile per catalizzare una nuova reazione <strong>chimica</strong>.Gli enzimi sono proteine coniugate e la parte non proteica (prostetica) è detta proenzima (se ditipo organico) o cofattore (se inorganica, ad es. Fe).Per inibire l’azione di un enzima si può o denaturare la parte proteica o eliminare quella non proteica.Classificazione degli enzimi;Gli enzimi si possono classificare distinguendo le reazioni chimiche che essi catalizzano; abbiamo inquesto modo:a) Ossidoreduttasi: che catalizzano le reazioni di ossidoriduzione.b) Idrolasi (o enzimi idrolitici): per le reazioni in cui si rompe un legame covalente mediantel’apporto di acqua.c) Transferasi: catalizzano i trasferimenti di gruppi radicali (amminici, carbossilici).I carboidrati;Rappresentano fondamentalmente il materiale energetico <strong>del</strong>la cellula anche se oltre a questo ruoloesiste quello strutturale e di riconoscimento.(CH 2 O) nFigura 2Figura 2. Formulagenerale dei carboidratiIl numero di atomi di carbonio di un carboidrato varia da 3 a 7 anche se i principali sono i carboidraticon 5 atomi di carbonio (pentosi) o con 6 (esosi). Gli esosi sono i più numerosi in natura ed anche ipiù importanti per le funzioni che svolgono.In soluzione sia i pentosi che gli esosi si possono presentare con due diverse strutture:• Forma aperta• Forma ciclicaI pentosi più importanti sono: il ribosio e il desossiribosio (che formano gli acidi nucleici e inucleotidi), lo xilosio e l’araminosio.Il principale carboidrato esoso è invece il glucosio che può presentare configurazione alfa o beta aseconda <strong>del</strong>la posizione <strong>del</strong>l’ossidrile (OH) rispetto al piano su cui giace l’anello <strong>del</strong>la struttura.Gli isomeri <strong>del</strong> glucosio sono il mannosio ed il galattosio che possono entrambi avere unaconfigurazione diversa come nel caso <strong>del</strong> glucosio.Glucosio, mannosio e galattosio possono poi essere destrogiri o levogiri ovvero, possono esserestrutturalmente uno l’immagine speculare <strong>del</strong>l’altro.Vi sono alcuni zuccheri che, pur derivando dal glucosio presentano alcune sostituzioni:‣ Con gruppo metilico CH 3 : fucosio