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La composizione chimica del protoplasma;

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81- Leucoplasti: con funzioni di riserva (incolori)- Cromoplasti: danno il colore a molti frutti e fiori (gialli e arancioni)I cloroplasti;A piccolo ingrandimento (50 - 100 volte) appaiono come palline di colore verde brillante mentre amedio ingrandimento (200 - 500 volte) appaiono di forma ellissoidale con una faccia piana ed unaconvessa (guscio di tartaruga !). A ingrandimenti più forti (500 - 1000 volte) appaiono all’interno deicloroplasti dei granuli.Al microscopio elettronico il cloroplasto appare circondato da una doppia membrana e quei graniapprezzabili in microscopia ottica appaiono come pile di membrane sovrapposte.Ogni pila appare come un sacco appiattito se visto di profilo o come un disco se visto dall’alto,queste strutture sono chiamate tilacoidi.Decine di tilacoidi impilati formano uno di quei grani mentre altri connettono i vari “grani” tra loro evengono chiamati tilacoidi intergrana.Lo spazio non occupato da queste strutture è detto stroma ed è pieno di ribosomi.Lo stroma;Nello stroma <strong>del</strong> cloroplasto sono contenuti gli enzimi che catalizzano la cosiddetta “fase oscura”<strong>del</strong>la fotosintesi cioè, quella serie di reazioni non direttamente dipendenti dalla presenza <strong>del</strong>la luceattraverso le quali la CO 2 viene trasformata in carboidrati.L’enzima che catalizza la prima reazione <strong>del</strong>la serie viene chiamato ribulosio difosfato carbossilasied è così abbondante da costituire il 50 % <strong>del</strong>le proteine <strong>del</strong> cloroplasto ed il 15 - 25 % <strong>del</strong>leproteine <strong>del</strong>l’intera foglia; è probabilmente la proteina più abbondante sulla terra !!!Sempre nello stroma è contenuto <strong>del</strong> DNA, in misura maggiore rispetto ai mitocondri ma in misuraminore rispetto al nucleo.Protoplastidi;In una cellula vegetale ancora non differenziata i plastidi sono presenti sotto forma di protoplastidi.I protoplastidi sono più piccoli degli altri plastidi ed il sistema interno di membrane è pocosviluppato. Il processo di differenziazione che li porta a trasformarsi in leucoplasti o cloroplasti èfondamentalmente basato sulla presenza o meno di luce all’atto <strong>del</strong>la trasformazione; i cloroplastisono infatti ottenuti in presenza di luce mentre, quando questa è scarsa si ottengono dei leucoplasti.Oltre alla luce vi sono altri fattori che influenzano la differenziazione dei protoplastidi come laconcentrazione di zuccheri e di ormoni (specialmente citochinine).I cloroplasti non derivano però solo dai protoplasti, possono infatti derivare:1 ) dalla differenziazione di un protoplastidio2 ) dalla differenziazione di leucoplasto3 ) dalla differenziazione di un cloroplasto esistenteTutti e tre i casi hanno una caratteristica in comune:ogni plastidio deriva da un altro plastidio e quindi non viene mai sintetizzato ex novo dal citoplasma.Cromoplasti;I cromoplasti non sono altro che dei cloroplasti “invecchiati”; la clorofilla se ne è andata e si sonoaccumulati in gran quantità dei pigmenti di colore giallo - arancione spesso sciolti in gocce di grassochiamati carotinoidi. Inoltre il sistema di membrane <strong>del</strong> cloroplasto è andato quasi completamentedistrutto.

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