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La composizione chimica del protoplasma;

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83dall’esterno verso l’interno; man mano che la parete cresce la cavità interna <strong>del</strong>la cellula diminuisce didimensioni.<strong>La</strong> lamella mediana;Durante la fase di mitosi si ha la formazione <strong>del</strong> primo setto divisorio che separerà le due cellulefiglie, il setto è chiamato piastra cellulare e si accresce dal centro <strong>del</strong>la cellula verso la periferia.Il primo setto che forma dopo la divisione <strong>del</strong>la due cellule è sottile ed è chiamato lamella medianacostituito per buona parte da polisaccaridi.In un tessuto adulto la lamella mediana conserva l’importante funzione di tenere incollate insieme lecellule grazie alle proprietà adesive dei polisaccaridi che la compongono.<strong>La</strong> parete primaria;Terminato il periodo <strong>del</strong>le divisioni la cellula vegetale passa attraverso altre due fasi <strong>del</strong>lo sviluppo:la distensione e la differenziazione.<strong>La</strong> parete cellulare presente nella fase di distensione è detta parete primaria la quale ha la principalecaratteristica di crescere in superficie adattandosi alla crescita <strong>del</strong>la cellula; la crescita <strong>del</strong>la pareteprimaria è caratteristica in quanto cresce come la superficie di un pallone gonfiato ma nondiminuendo il proprio spessore.Nella parete primaria è presente la cellulosa che invece mancava nella lamella mediana.Le molecole di cellulosa sono immaginabili come barrette rigide riunite in fascetti chiamatimicrofibrille che intrecciandosi danno luogo ad una specie di “gabbia”.Tutto questo materiale celluloso è immerso in una “matrice” molto densa costituita da polisaccaridi eda proteine.Per spiegare l’accrescimento <strong>del</strong>la parete primaria le teorie proposte erano due:a ) le nuove microfibrille di cellulosa vengono inserite fra quelle preesistenti (intussuscepzione)b ) le nuove microfibrille vengono addossate alla superficie interna <strong>del</strong>la parete già costruita(apposizione)Oggi la teoria più accettata è quella <strong>del</strong>l’apposizione (versione di Roelofsen e Houwink) secondo laquale le microfibrille vengono depositate con orientamento perpendicolare all’asse maggiore <strong>del</strong>lacellula; l’orientamento è determinato da una serie di microtubuli disposti lungo il plasmalemma.<strong>La</strong> parete secondaria e le sue modificazioni chimiche;Quando la fase di distensione è quasi terminata, l’accrescimento in spessore <strong>del</strong>la parete prevale suquello in superficie dando luogo alla parete secondaria.Nelle cellule vegetali che hanno una parete secondaria molto spessa è evidente una sua disposizione astrati concentrici; rispetto alla parete primaria, la parete secondaria è più ricca di cellulosa e piùpovera di polisaccaridi.Oltre ai componenti già citati, nella parete secondaria possono essere presenti anche altri compostichimici in grado di conferire particolari proprietà alla parete; le sostanze sono ad esempio:- <strong>La</strong> cutina: le molecole di questa sostanza creano un reticolo che conferisce alla parete doti diimpermeabilità all’acqua ed in minor grado anche ai gas atmosferici.- <strong>La</strong> suberina: è molto simile alla cutina e conferisce le medesime doti di impermeabilitàalla parete.- I sali minerali: si tratta di solito di silicati che rendono la parete molto dura facendole assumereproprietà simili al vetro, oppure da carbonati.- <strong>La</strong> lignina: conferisce alla parete doti di resistenza meccanica soprattutto nei confronti di sforzidi compressione. E’ una sostanza altamente polimera che si trova abbondantemente

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