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ACTA APOSTOLICAE SEDIS - Libr@rsi

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Acta PU Pp. XI 117dal Creatore ammirabilmente fornita di doni di corpo e di spirito, nnvero « microcosmo » come dicevano gli antichi, nn piccolo mondo, chevale di gran lunga più di tutto l'immenso mondo inanimato. Egli hain questa e nell'altra vita solo Dio per ultimo fine; è dalla grazia santificanteelevato al grado di figlio di Dio e incorporato al régno di Dionel mistico corpo di Cristo. Conseguentemente Dio l'ha dotato di molteplicie svariate prerogative : diritto alla vita, all'integrità del corpo, aimezzi necessari all'esistenza; diritto di tendere al suo ultimo fine nellavia tracciata da Dio; diritto all'associazione, alla proprietà, e all'usodella proprietà.28. - Come il matrimonio e il diritto all'uso naturale di esso sono diorigine divina, così anche la costituzione e le prerogative fondamentalidella famiglia sono state determinate e fissate dal Creatore stesso, nondall'arbitrio umano nè da fattori economici. Neli'Enciclica sul matrimoniocristiano 11e nell'altra Nostra, sopra accennata, sull'educazione,Ci siamo largamente diffusi su questi argomenti.Che cosa è la societàMutui diritti e doveri tra l'uomo e la società29. - Ma Dio ha in pari tempo ordinato l'uomo anche alla societàcivile, richiesta dalla sua stessa natura. Nel piano del Creatore la societàè un mezzo naturale, di cui l'uomo può e deve servirsi per il raggiungimentodel suo fine, essendo la società umana per l'uomo, e non viceversa.Ciò non è da intendersi nel senso del liberalismo individualistico, chesubordina la società all'uso egoistico dell'individuo ; ma solo nel sensoche, mediante l'unione organica con la società, sia a tutti resa possibileper la mutua collaborazione l'attuazione della vera felicità terrena ;inoltre nel senso che nella società trovano sviluppo tutte le doti individualie sociali, inserite nella natura umana, le quali sorpassano l'immediatointeresse del momento e rispecchiano nella società la perfezionedivina : ciò nell'uomo isolato non potrebbe verificarsi. Ma anche quest'ultimoscopo è in ultima analisi in ordine all'uomo, perchè riconosca questoriflesso della perfezione divina, e lo rimandi così in lode e adorazioneal Creatore. Solo l'uomo, la persona umana, e non una qualsiasi societàumana, è dotato di ragione e di volontà moralmente libera.30. - Pertanto come l'uomo non può esimersi dai doveri voluti da Dioverso la società civile, e i rappresentanti dell'autorità hanno il diritto,11Lett. Encicl. Casti connubii, 81 die. 1930 (A. A. S., vol. XXII, 1930, pp. 539-592).

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