Tiere furlane 3 - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
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fu brevissimo. Ecco allora i due<br />
moretti, appunto, che si confrontano<br />
sul ring come si può vedere<br />
sulle etichette dell’epoca.<br />
Questa trovata pubblicitaria, che<br />
oggi fa sorridere per la sua ingenuità,<br />
fu però oggetto di dure<br />
critiche da parte degli inglesi.<br />
Le truppe britanniche infatti,<br />
riconquistata Cassala, in Africa<br />
Orientale, trovarono un cartello<br />
pubblicitario della birra con i due<br />
moretti e lo usarono per attac-<br />
Speciâl bire <strong>furlane</strong> della Moretti<br />
in Stele di Nadâl, almanacco delle<br />
famiglie friulane, del 1950. Si noti la<br />
scritta Oh ce biel Cisciel a Udin!...<br />
primo verso di una canzone popolare<br />
assai in voga, e cantata con tanta<br />
nostalgia anche dagli emigranti; era<br />
una specie di inno alla piccola Patria,<br />
rappresentata dal castello sul colle<br />
della Capitale, oltrechè dalla sua<br />
zoventût. Anche qui compare l’anno<br />
di fondazione, 1859, di cui la ditta<br />
poteva ben andare fi era.<br />
care duramente la politica di<br />
colonizzazione degli italiani.<br />
Tant’è che addirittura il Ministero<br />
degli Esteri intervenne chiedendo<br />
alla Moretti di non usare<br />
più quell’immagine per la sua<br />
pubblicità.<br />
Il mitico baffone<br />
L’immagine più famosa, e ancora<br />
usata, è però quella del mitico<br />
baffone, dietro cui si nasconde<br />
una storia curiosa e singolare. È<br />
il 1942 e la birra Moretti viene<br />
già bevuta in tutto il <strong>Friuli</strong> da<br />
oltre 80 anni, quando il comm.<br />
Lao Menazzi Moretti vede il suo<br />
“baffone” seduto ad un tavolino<br />
della trattoria Boschetti di Tricesimo.<br />
Era il bevitore di birra che<br />
cercava, un personaggio genuino,<br />
autentico. Il comm. Moretti non<br />
se lo lascia scappare, lo avvicina<br />
e gli chiede il permesso di<br />
fotografarlo e cosa chiedeva in<br />
cambio. Si racconta che l’uomo<br />
rispose “Ch’al mi dedi di bevi,<br />
mi baste” (“Mi dia da bere, mi<br />
basta”). Vennero scattate le<br />
foto che, dopo la guerra, furono<br />
consegnate al noto cartellonista<br />
Segala il quale ne ricavò il<br />
cartellone pubblicitario divenuto<br />
sinonimo di birra Moretti.<br />
Dopo un inevitabile rallentamento<br />
della produzione a causa<br />
del secondo confl itto bellico, nel<br />
dopoguerra la Birreria conobbe<br />
una crescita inarrestabile con<br />
l’apertura nel 1968 di un nuovo<br />
stabilimento a Popoli,<br />
in provincia<br />
di Pescara (ora<br />
chiuso). Nel<br />
1985 ha inizio<br />
il trasferimento<br />
dello stabilimento<br />
nella nuova sede<br />
I due “moretti” della Birra Moretti.<br />
Pubblicità basata su un gioco di<br />
parole ingenuo che oggi lascerebbe<br />
basiti. Si trova nello Strolic furlan del<br />
1935.<br />
di S. Giorgio di Nogaro (UD) e,<br />
per un periodo di alcuni mesi, la<br />
birra viene prodotta a Udine e<br />
trasferita con autobotti nel nuovo<br />
stabilimento di S. Giorgio dove<br />
avviene il confezionamento.<br />
Nel frattempo l’assetto proprietario<br />
cambia e la Moretti passa<br />
prima nella mani della multinazionale<br />
canadese Labatt per poi<br />
essere defi nitivamente assorbita<br />
dalla Heineken nel 1996.<br />
Attualmente, come ricordato<br />
prima, a S. Giorgio di Nogaro ha<br />
sede la “Birra Castello S.p.A.”,