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Tiere furlane 3 - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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48 •<br />

☞<br />

no di rimettere in carreggiata la<br />

produzione che nel 1933 era di<br />

53.000 hl.<br />

Alcuni anni dopo, con l’acquisizione<br />

del mercato dell’Africa<br />

orientale, divenuta colonia<br />

italiana, le cose migliorarono<br />

nettamente e la produzione salì<br />

al record mai raggiunto prima di<br />

178.000 hl. La seconda guerra<br />

mondiale rappresentò ovviamente<br />

un momento di grave crisi,<br />

tanto che Trieste e la sua vita<br />

economica riuscirono a ritrovare<br />

equilibrio solo con la restituzione<br />

della “Zona A” all’Italia. Gli anni<br />

Sessanta diventano gli anni della<br />

massima produzione (380.000 hl<br />

nel 1964), ma nel 1974 la Birreria<br />

Dreher passa sotto il controllo<br />

della Heineken. Nel 1978 lo<br />

storico stabilimento viene chiuso<br />

e demolito per far posto ad un<br />

centro commerciale.<br />

Pordenone e le sue tre<br />

birrerie<br />

Potrà apparire strano ai più, ma<br />

a Pordenone all’inizio del Novecento<br />

erano presenti ben tre fab-<br />

briche di birra: la birreria Momi,<br />

la birreria Massaro e la birreria<br />

Pordenone. La fabbrica di birra<br />

dei fratelli Momi fu fondata nel<br />

1880 e sorse nelle immediate<br />

vicinanze di piazza della Motta<br />

e negli anni Venti, con oltre un<br />

centinaio di dipendenti, aveva<br />

una produzione annua di 13.000<br />

hl. I mastri birrai erano tedeschi<br />

e la fabbrica produceva anche<br />

ghiaccio e bevande gassate.<br />

Superata la crisi dopo il primo<br />

confl itto mondiale, la birreria fu<br />

tuttavia costretta a chiudere nel<br />

1928 per il fallimento della Banca<br />

di Pordenone e gli edifi ci furono<br />

occupati dalla Cantine Pavan.<br />

Sempre in piazza della Motta, da<br />

prima del 1890 e fi no al 1905, è<br />

presente un’altra piccola fabbrica<br />

di birra, la ditta Celeste Massaro,<br />

con soli tre operai, che produceva<br />

anche aceto. Di sicuro non un<br />

bel binomio, soprattutto pensando<br />

alla qualità della birra prodotta<br />

in un ambiente inevitabilmente<br />

ricco di batteri acetici. Le notizie<br />

su questa piccola birreria sono<br />

purtroppo scarsissime.<br />

Delle tre sicuramente quella che<br />

ebbe più successo fu la “Società<br />

anonima Birra Pordenone”<br />

che produsse però solo per una<br />

trentina d’anni. Fu fondata nel<br />

1909 ed ebbe come sede uno<br />

stabile non lontano dal lago di<br />

San Valentino (su cui si può<br />

ancora leggere “Fabbrica di Birra”),<br />

raggiungendo una<br />

discreta diffusione,<br />

commercializzando<br />

la propria birra in<br />

bottiglie a tappo<br />

meccanico. La<br />

produzione si<br />

arrestò nel 1930<br />

e l’edifi cio rimase<br />

inutilizzato. Dopo il 1943, in<br />

piena guerra, le truppe tedesche<br />

trasformarono l’ex-fabbrica in<br />

autoparco militare. Ora lo stabile,<br />

abbandonato da molti decenni, è<br />

di proprietà dell’Amministrazione<br />

comunale. Dovrà essere ristrutturato,<br />

ma la sua destinazione<br />

d’uso non è ancora nota (forse<br />

sede di un museo o della nuova<br />

Prefettura).<br />

…e nel resto del <strong>Friuli</strong><br />

Dai documenti registrati presso<br />

le Camere di Commercio è possibile<br />

desumere le attività che si<br />

confi guravano come fabbriche di<br />

birra nella nostra regione, senza<br />

peraltro disporre di ulteriore<br />

materiale documentaristico o oggettistica.<br />

In altre parole l’arido<br />

documento disponibile presso<br />

gli Enti camerali è in grado di<br />

fornirci la data di inizio e di<br />

fi ne dell’attività, ma documenti<br />

importanti, quali ad esempio<br />

libri contabili, registri di produzione,<br />

atti di vendita, fatture o<br />

quant’altro, non sono disponibili.<br />

Curiosamente possiamo ricostruire<br />

la storia cosiddetta “grande”<br />

risalendo sino all’Impero romano,<br />

ma spesso quello che riguarda la<br />

storia “minuta” (che però non signifi<br />

ca minore) sfugge alla nostra<br />

registrazione perché oggetto solo<br />

della memoria orale che, come si<br />

sa, è labile quanto l’uomo. È più<br />

facile, quindi, sapere sulla vita<br />

di Nerone che non su quella dei<br />

birrai che vivevano e lavoravano<br />

quando i nostri

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