Tiere furlane 3 - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
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nura udinese. La tecnica colturale<br />
è analoga alla varietà Rosa di<br />
Gorizia.<br />
Lidricùt di Triest (Cicoria<br />
zuccherina di Trieste). Anche se<br />
quasi scomparsa nell’area in cui<br />
era stata selezionata nel corso<br />
degli anni, è divenuta una varietà<br />
di riferimento in ambito nazionale<br />
sia per produzioni inviate al<br />
mercato fresco che alla 4 a gamma<br />
(prodotti tagliati, lavati ed imbustati).<br />
Presenta foglie larghe,<br />
color verde chiaro con nervature<br />
poco marcate. Sottoposta a tagli<br />
ripetuti rivegeta facilmente. Si<br />
coltiva sia in pieno campo che<br />
sotto coperture. È apprezzata<br />
perché, rispetto ad altre cicorie<br />
da taglio, è poco amara anche<br />
dopo ripetuti tagli.<br />
Un tubero<br />
particolare<br />
Non ci sono solo le patate da<br />
gnocchi, da purè, da friggere e<br />
da insalata, il panorama pataticolo<br />
è arricchito da una varietà<br />
veramente speciale con la quale<br />
potete arricchire, anche esteticamente,<br />
certi piatti e fare un<br />
figurone con gli invitati che non<br />
la conoscono.<br />
Patate Coionàrie (Surisìns,<br />
patata Topo, patata Colonarie).<br />
Presenta tuberi di piccole<br />
dimensioni, a volte di aspetto<br />
reniforme e con occhi superficiali,<br />
buccia sottile di color giallo<br />
paglierino e pasta di un giallo più<br />
intenso. Si coltiva here and there<br />
in tutta la pianura friulana, ma<br />
è più diffusa nell’area di Ribis di<br />
Reana del Rojale. Si caratterizza<br />
La patata Coionàrie alla Mostra<br />
mercato regionale della patata di<br />
Ribis di Reana del Rojale, ottobre<br />
2009.<br />
per una scarsa produttività, una<br />
ridotta sensibilità alle più comuni<br />
malattie ed una elevata precocità.<br />
I tuberi hanno una buona<br />
resistenza alla cottura, si utilizzano<br />
in genere interi e con tanto<br />
di buccia in diverse preparazioni<br />
culinarie che ne esaltano le interessanti<br />
caratteristiche gustative.<br />
In talune località è detta "patata<br />
di vigjel" perchè accompagna la<br />
carne di vitello, spezzatini, ecc.<br />
Si tratta, con ogni probabilità,<br />
della varietà francese Ratte.<br />
Il sedano dei<br />
Driussi<br />
Prima dell'avvento della moderna<br />
industria sementiera erano i coltivatori<br />
che facevano i genetisti<br />
fornendo, tra l'altro, e su un piatto<br />
d'argento, i materiali di base<br />
alla mentovata industria. Non<br />
hanno ricevuto il Nobel, e neppure<br />
gratificazioni finanziarie e<br />
non sapevano che cosa fosse un<br />
brevetto (le ditte sementiere lo<br />
sanno fin troppo bene): citiamo<br />
almeno il nome di una famiglia<br />
a cui i friulani devono il sedano<br />
che profuma le nostre cucine.<br />
Selino di râf di Godie (Sedano<br />
rapa di Godia). Selezionato<br />
originariamente dalla famiglia<br />
Driussi di Godia (Udine) a partire<br />
dai primi anni del Novecento,<br />
si è fatto lentamente apprezzare<br />
anche dagli altri ortolani della<br />
regione e non solo.<br />
Rispetto ai tipi olandesi comunemente<br />
presenti sul mercato<br />
permette di ottenere dalla stessa<br />
pianta due produzioni: foglie e<br />
radice. Quest’ultima possiede un<br />
profumo ed un gusto decisamente<br />
migliori rispetto alle varietà<br />
più diffuse ed un maggior peso.<br />
La pianta presenta una notevole<br />
rusticità nei confronti dei<br />
principali parassiti e del freddo.<br />
Rispetto al sedano “Bianco del<br />
Veneto”, l'ecotipo che più gli<br />
assomiglia, il sedano di Godia<br />
mostra una tipica colorazione<br />
violacea del colletto e si avvan-<br />
Sedano rapa di Godia.