Tiere furlane 3 - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
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commercio. Si consuma nel corso<br />
dell’inverno, non appena si sono<br />
registrati ripetuti abbassamenti<br />
termici che esaltano le caratteristiche<br />
organolettiche della parte<br />
edule. Le foglie, di colore verde<br />
medio, presentano un’ampia pagina,<br />
una forma ovale ed un margine<br />
frastagliato. Si trapianta in luglioagosto<br />
in modo tale che la pianta<br />
raggiunga uno sviluppo pressoché<br />
definitivo prima dell’arrivo dei<br />
freddi, ai quali resiste comunque<br />
molto bene.<br />
Si coltiva in tutta la Val Cosa ed<br />
in particolar modo in comune di<br />
Castelnovo del <strong>Friuli</strong>.<br />
Bròcul di Orçan (Cavolo<br />
broccolo di Orzano). Si utilizzano<br />
le foglie previa lessatura come<br />
nel tipo precedente. Si distingue<br />
da questo per le foglie di forma<br />
lanceolata (ricordano nell’aspetto<br />
la vecchia varietà di cavolfiore<br />
Tolmu), il colore verde-bluastro e<br />
la taglia maggiore della pianta.<br />
Bròcul di Mueç di Remugnan<br />
(Cavolo broccolo di Mueç di Remugnano).<br />
Di utilizzo e caratteristiche<br />
simili ai tipi precedenti dai<br />
quali si distingue per le grandi<br />
dimensioni, la forma ovale, ed il<br />
colore verde medio-chiaro delle<br />
foglie.<br />
Cjapût di Culino (Cavolo cappuccio<br />
di Collina di Forni Avoltri).<br />
Coltivato prevalentemente<br />
in comune di Forni Avoltri, ma<br />
apprezzato per la preparazione<br />
di crauti ben al di fuori di questo<br />
ambito. Deriva probabilmente da<br />
una selezione locale del cavolo<br />
cappuccio “Quintale d’Alsazia”,<br />
noto anche come “Cappuccio<br />
grosso di Germania”. Presenta<br />
Rape da brovada prossime alla raccolta.<br />
una testa appiattita, di peso medio<br />
o elevato, con foglie di colore<br />
verde medio. Il ciclo è tardivo, si<br />
semina in primavera e si raccoglie<br />
nel tardo autunno. Resiste<br />
bene ai freddi. Vedi anche <strong>Tiere</strong><br />
<strong>furlane</strong> n. 1, 2009.<br />
Il cavolo cappuccio di Sauris, ormai<br />
introvabile, apparteneva con<br />
ogni probabilità alla medesima<br />
tipologia.<br />
Râf di bruade / brovade<br />
(Rapa da brovada). È il portabandiera<br />
della nostra tradizione<br />
gastronomica. Si tratta in genere<br />
di selezioni locali della rapa<br />
bianca a colletto viola e meno<br />
frequentemente della rapa “martello”.<br />
La radice presenta una<br />
forma cilindrica od ovale con una<br />
colorazione della buccia violacea<br />
a partire dal colletto fino a metàdue<br />
terzi della radice. Si semina<br />
a più riprese a partire da inizio<br />
estate e si raccoglie a partire da<br />
inizio autunno.<br />
Fagioli<br />
Fra le orticole locali un posto di<br />
rilievo spetta ai fagioli.<br />
Nel corso dei secoli in regione<br />
sono state coltivate e selezionate<br />
• 87<br />
una grande varietà di tipi in base<br />
alla precocità, alla produttività,<br />
all’adattabilità all’ambiente e al<br />
diverso impiego culinario. Fino<br />
agli anni Settanta del Novecento<br />
si potevano rinvenire, nelle aree<br />
montane e collinari della regione,<br />
circa 170 tipi che si sono ridotti,<br />
attualmente, a poche decine.<br />
I motivi che stanno alla base<br />
di una tale variabilità sono sia<br />
storici che genetici. Per quanto<br />
riguarda gli aspetti storici va<br />
ricordato che, grazie alla loro<br />
maggiore produttività, i fagioli<br />
soppiantarono la fava quasi dappertutto<br />
e, in virtù dell’elevato<br />
contenuto proteico, costituirono<br />
per secoli l’unica fonte proteica<br />
a basso costo per i ceti meno<br />
abbienti. Ogni famiglia selezionava,<br />
alla sera dopo cena, al lume<br />
della candela o del ferâr, quelle<br />
sementi che più sembravano<br />
attagliarsi alle esigenze culinarie<br />
di nonne e zie e che, in campo,<br />
dimostravano produttività e<br />
rusticità. Come scrive Antonietta<br />
Spizzo: “La selezione di fagioli<br />
per la semina era attentissima,<br />
fatta sì in base alle esigenze e ai<br />
gusti personali, ma soprattutto<br />
in base alle esigenze climatiche<br />
dei singoli appezzamenti, perché ☛