27.02.2013 Views

Tiere furlane 3 - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Tiere furlane 3 - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Tiere furlane 3 - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Pianta dei fabbricati e delle cisterne della malga Pala. Da I pascoli alpini<br />

dei distretti di Spilimbergo e Maniago, “Bullettino dell’Associazione agraria<br />

friulana”, 1903.<br />

no del Comune di Vito d’Asio: la<br />

costruzione della strada Regina<br />

Margherita da Anduins a Pielungo,<br />

finanziata e costruita dal<br />

Conte stesso, aveva strappato le<br />

zone più settentrionali della Valle<br />

all’isolamento e le fonti solforose<br />

di Anduins si stavano affermando<br />

come una realtà turistica di<br />

livello regionale.<br />

Il Conte allevava bovini anche<br />

all’interno della propria tenuta:<br />

delle 120 persone che erano in<br />

servizio presso il suo castello<br />

una buona metà si occupava del<br />

bestiame e dell’attività casearia<br />

dalla quale si ottenevano una<br />

gran varietà di latticini.<br />

In Val di Preon<br />

Il progetto zootecnico di Ceconi<br />

continuò secondo gli ambiziosi<br />

programmi: il passo successivo fu<br />

l’acquisizione di un ampio terreno<br />

nella Valle di Preone, su cui si<br />

voleva replicare il fruttuoso modello<br />

della malga di Pala, con la<br />

costruzione di una stalla da oltre<br />

50 capi, con relativi fienili, stalle<br />

e alloggi per il personale. Inoltre,<br />

non essendoci una fonte d’acqua<br />

nelle vicinanze, vennero costruite<br />

due grandi cisterne da 25 x 6 m<br />

con un solaio a volterrana. Ma<br />

il progetto prese un’inaspettata<br />

brutta piega: il personale posto<br />

a gestione dell’azienda era poco<br />

professionale e le informazioni<br />

che Ceconi aveva ricevuto sulla<br />

bontà di quei pascoli si rivelarono<br />

errate; il terreno era particolarmente<br />

argilloso e le forti<br />

piogge, che dall’autunno martoriavano<br />

la zona, rendevano gli<br />

alpeggi un autentico acquitrino,<br />

inadatto a qualsiasi tipo di allevamento.<br />

In breve tempo il conte<br />

decise di abbandonare il progetto<br />

originale dando il terreno in affitto<br />

alla famiglia Zannier Boter di<br />

San Francesco. Le vicende della<br />

vendita di questa malga meritano<br />

una piccola parentesi: la famiglia<br />

Boter condusse la malga fino agli<br />

anni Venti, quando la Contessa<br />

Giuseppina Ceconi Novak, in<br />

seguito alla morte del conte,<br />

decise di vendere all’asta tutte le<br />

• 65<br />

proprietà della valle di Preone.<br />

La contessa aveva una particolare<br />

simpatia per Pietro Zannier<br />

Boter, con cui aveva sempre<br />

intrattenuto ottimi rapporti.<br />

Interessati alla battitura dell’asta<br />

erano però anche altri proprietari<br />

terrieri della zona che ambivano<br />

a tornare in possesso di quei<br />

terreni che avevano venduto al<br />

conte anni addietro. Essi si accordarono<br />

con tale Giacomo Vecil<br />

detto Nànol affinché li aiutasse<br />

a escludere dall’asta lo Zannier<br />

che, tra l’altro, era suo compare<br />

di battesimo, adottando uno<br />

stratagemma. Vecil si presentò<br />

allo Zannier e si offrì di andarlo<br />

a prendere a casa per accompagnarlo<br />

personalmente al cortile<br />

del Castello Ceconi, il giorno<br />

in cui si sarebbe tenuta l’asta.<br />

Il giorno designato Zannier si trovava<br />

in Val di Preone e fin dalle<br />

prime luci dell’alba era pronto<br />

a partire, ansioso di recarsi al<br />

Castello. Ma il tempo passava e<br />

Vecil non si vedeva; dopo interminabili<br />

ore, intuendo forse il<br />

tranello, decise di dirigersi verso<br />

Pielungo a piedi; ma la distanza<br />

era grande e, anche prendendo<br />

tutte le scorciatoie che<br />

conosceva, cominciò a dubitare<br />

fortemente di arrivare in tempo.<br />

Intanto la contessa Ceconi Novak<br />

notò con stupore l’assenza del<br />

sig. Zannier e, intuendo che era<br />

successo qualcosa, prese tempo<br />

ritardando nel dare il via al banditore.<br />

Si erano appena aperte le<br />

procedure che giunse un trafelato<br />

Zannier il quale, ansimando,<br />

prese in disparte la contessa per<br />

metterla al corrente di tutta la<br />

macchinazione di cui era stato<br />

vittima. Lei, molto colpita da<br />

quanto successo, si rese conto ☛

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!