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Tiere furlane 3 - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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76 •<br />

Sede dello Stabilimento agro-orticolo di Udine; dalla rivista La Panarie del<br />

gennaio-febbraio 1928.<br />

☞<br />

limento agro-orticolo” (S.A.O.).<br />

Nel medesimo anno lo “Stabilimento”<br />

divulgò un catalogo<br />

nel quale, accanto ad essenze<br />

arboree ed arbustive, tanto di<br />

“utilità” (fruttiferi, viti) che di<br />

“vegetali per l’ornamento”, trovavano<br />

spazio anche le “sementi<br />

di ortaggi”. Pare che l’intento del<br />

catalogo fosse quello di raggiungere<br />

le produzioni ed i consumi<br />

familiari poichè venivano offerti<br />

“40 pacchi di sementi di ortaglia,<br />

occorribili pel consumo di una<br />

famiglia di 6 a 8 persone” per L.<br />

18 (l’equivalente del costo di 15<br />

astoni di melo; una ronca piccola<br />

da tasca costava L. 3.00).<br />

Orbene, nella pur ampia scelta<br />

che poteva avere il cliente del<br />

S.A.O. non compaiono orticole<br />

accompagnate dagli aggettivi<br />

“nostrano”, o “friulano”, nè da<br />

nomi geografici che potessero<br />

rimandare ad un’origine locale o<br />

regionale. Solo in tre casi compare<br />

l’aggettivo “comune” che<br />

potrebbe anche lasciar supporre<br />

un’origine locale: per il cavolo<br />

di Milano (= cavolo verza) detto<br />

anche “cestuto ricciuto”, per il<br />

sedano rapa e per il “cedriuolo”.<br />

Per il resto prevalgono nomi<br />

geografici più o meno esotici; ad<br />

es. le varietà estive ed autunnali<br />

della lattuga cappuccio sono:<br />

Bionda di Berlino, di Malta, e<br />

di Versaglia; i piselli rampicanti<br />

appartengono alle varietà di Clamart,<br />

di Knight e di Normandia;<br />

il melone è d’Algeri, di Corfù, del<br />

Portogallo, d’Olanda, di Malta, di<br />

Persia, di Tours, ecc.<br />

Tali sementi, diffuse nelle nostre<br />

campagne, selezionate dalle<br />

nostre donne sempre attente<br />

all’interesse della famiglia,<br />

divennero “nostrane” a tutti gli<br />

effetti e, attraverso i vicini, i<br />

paesani i parenti e i conoscenti<br />

consolidarono la loro presenza in<br />

strops e plets e jechis e vanezis<br />

e cumieriis, finchè non furono<br />

scalzate da altre più adatte<br />

all’economia familiare.<br />

Fino agli anni Sessanta del secolo<br />

scorso vi era anche un commercio<br />

di piccolo cabotaggio fatto<br />

da persone che giravano i paesi<br />

ad offrire, a prezzi obbligatoriamente<br />

popolari, sementi prodotte<br />

in proprio, o ottenute tramite<br />

baratto. Rimane viva nella nostra<br />

memoria la figura di Mariute da<br />

Rûc di Interneppo che raggiungeva<br />

tutti i paesi della Valle del<br />

Lago su una vecchia bicicletta<br />

carica di cassettine e di sacchi e<br />

sacchettini pieni di sementi, e di<br />

come ad essa facessero riferimento<br />

le massaie locali, tutte<br />

provette coltivatrici di ortaggi.

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