mare monstrum 2002 - Legambiente
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<strong>Legambiente</strong> - Mare <strong>monstrum</strong> <strong>2002</strong><br />
2. La sporca dozzina: le bandiere nere <strong>2002</strong> di<br />
<strong>Legambiente</strong> ai “pirati” del <strong>mare</strong> e della costa<br />
Al sindaco di Sanremo per la realizzazione di due ecomostri che hanno<br />
chiuso le passeggiate della città dei fiori. Fine delle passeggiate a Sanremo. A<br />
decretarla è stato il sindaco Giovenale Bottini, da 8 anni a capo del Comune<br />
ligure, che ha proceduto alla realizzazione di due incredibili ecomostri, un<br />
albergo e un teatro, che bloccano la visuale a <strong>mare</strong> nei due tratti di passeggiata<br />
della città dei fiori. Un mega albergo a Portosole che supera di due metri il<br />
livello della strada sostituendo con la vista sui piani alti dell’albergo il<br />
panorama a <strong>mare</strong> della passeggiata. Poco oltre un imponente teatro ha cambiato<br />
il paesaggio di uno dei tratti più caratteristici della località della riviera, proprio<br />
di fronte al Casinò e nei pressi della Chiesa Russa. Anche in questo caso il<br />
fronte a <strong>mare</strong> del teatro di una trentina di metri ha sostituito il precedente<br />
panorama della passeggiata.<br />
Al Presidente della Provincia di Cagliari per l’opera di ripascimento<br />
della spiaggia del Poetto che ha compromesso una delle spiagge più belle del<br />
Mediterraneo. 370.000 metri cubi di sabbia scura, color cemento, sono stati<br />
riversati nel giro di poche settimane sulla spiaggia bianchissima del Poetto,<br />
cambiando un paesaggio unico nel Mediterraneo, punto di riferimento per<br />
migliaia di cagliaritani. Nessuna valutazione di impatto ambientale e nessuna<br />
gradualità in un’operazione che la Provincia di Cagliari ha portato avanti con<br />
arroganza a fronte delle preoccupazioni espresse dalla cittadinanza e da buona<br />
parte della comunità scientifica. <strong>Legambiente</strong> ha raccolto 11.000 firme di<br />
protesta indirizzate al Presidente della Provincia, in calce ad una petizione che<br />
chiede un intervento di ripristino del paesaggio ferito.<br />
Al Presidente della Regione Veneto, Carlo Galan, per il progetto<br />
Palalvo. La Regione Veneto ha elaborato e si appresta ad approvare un<br />
colossale piano urbanistico conosciuto come Palalvo (Piano di area delle<br />
lagune e dell’area litorale del Veneto Orientale) che produrrà effetti devastanti<br />
sulla costa del Veneto orientale e sui valori ambientali che ancora essa<br />
conserva. Sul territorio di Bibione e Caorle, due località già gravate dal peso<br />
dell’urbanizzazione degli anni '60, il progetto Palalvo prevede la realizzazione<br />
di 7 nuovi porti turistici (3.500 posti barca che si andranno a som<strong>mare</strong> ai 1200<br />
attuali) ed edificazioni di strutture turistico ricettive per 1.500.000 di metri cubi<br />
(18.000 posti letto) su 450 ettari. Il tutto su zone straordinarie, vere e proprie<br />
oasi di naturalità quali la piccola e preziosa laguna di Caorle resa famosa da<br />
Hemingway, il selvaggio litorale di Valle Vecchia, le valli arginate di Bibione<br />
e quel prodigioso serbatoio di biodiversità che è la foce del Tagliamento. Tutte<br />
queste aree sono state designate dall’Unione Europea come Siti di Importanza<br />
Comunitaria e Zone di Protezione Speciale.<br />
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