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mare monstrum 2002 - Legambiente

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<strong>Legambiente</strong> - Mare <strong>monstrum</strong> <strong>2002</strong><br />

8) E siamo nel Comune di Salve, dove ben tre progetti, con iter<br />

autorizzativo già avanzato, da realizzarsi a cavallo della litoranea, minacciano<br />

uno degli ultimi tratti di costa salentina in cui sono ancora visibili i caratteri<br />

paesaggistici naturali ed antropici storicizzati, ed è ancora evidente il rapporto<br />

con l’immediato retroterra, splendido e denso di angoli dimenticati dal tempo,<br />

nonostante il quotidiano lavorio di ruspe e betoniere.<br />

9) Ed infine di Comune di Nardò, dove la ormai storica battaglia per la<br />

tutela della costa sotto Serra Cicora e contro la realizzazione di un porto<br />

turistico è giunta ad un punto cruciale: la sospensione della Conferenza di<br />

Servizi per l’approvazione del porto turistico proposto dalla ICOS, se da una<br />

parte darà il tempo ai proponenti dell’opera di affinare i mezzi e le strategie per<br />

superare gli ostacoli tecnici cui fino ad ora si è ricorso, dall’altra sposta sul<br />

piano più propriamente politico, “delle scelte”, anche sull’onda degli impegni<br />

presi durante la campagna elettorale appena conclusa, il livello dell’approccio<br />

al problema.<br />

5.3.4 Il cemento illegale su Posillipo<br />

La <strong>Legambiente</strong> ha fatto un’analisi delle richieste di condono delle<br />

opere abusive realizzate sulle coste di Napoli nella zona di Posillipo. Il dato<br />

rilevato consente di conoscere il numero minimo di abusi edilizi commessi sul<br />

litorale partenopeo, in un’area soggetta a vincolo ambientale in cui buona<br />

parte delle opere realizzate, secondo la normativa vigente, non potrebbero mai<br />

essere condonate. Nell’analisi condotta, gli abusi sono stati distinti per<br />

tipologie, secondo lo schema che si riepiloga sinteticamente di seguito:<br />

all’abuso di tipo “A” appartengono: le opere realizzate in assenza o in<br />

difformità della licenza e non conformi alle norme urbanistiche; le opere<br />

realizzate in assenza o difformità della licenza ma conformi alle norme<br />

urbanistiche alla data di entrata in vigore della legge 47/85; opere realizzate in<br />

assenza o difformità della licenza ma conformi alle norme urbanistiche al<br />

momento dell’inizio dei lavori;<br />

all’abuso di tipo “B” appartengono: opere che non comportino aumento<br />

di superficie e volume; opere di restauro;<br />

all’abuso di tipo “C” appartengono le opere di manutenzione<br />

straordinaria o opere non valutabili in termini di superficie o volume;<br />

all’abuso di tipo “D” appartengono le opere realizzate in luoghi di<br />

attività non residenziale.<br />

Il totale degli abusi è di 1.757, di cui 1059 del tipo “A”, 320 del tipo<br />

“B”, 171 del tipo “C”, 207 del tipo “D”.<br />

Abusi di Abusi di Abusi di Abusi di Totale Abusi<br />

Tipo A<br />

Tipo B Tipo C tipo D<br />

1059 320 171 207 1757<br />

Fonte Comune di Napoli Elaborazione <strong>Legambiente</strong><br />

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