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mare monstrum 2002 - Legambiente

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<strong>Legambiente</strong> - Mare <strong>monstrum</strong> <strong>2002</strong><br />

Sono due gli elementi di punta di questo megainsediamento: per la<br />

provincia di Taranto il progetto Nuova Concordia a Castellaneta Marina,<br />

mentre sulla costa materana a fare da apripista ci pensa la Cit Holding con un<br />

megaprogetto a Scanzano Jonico.<br />

Ma procediamo con ordine: il progetto Nuova Concordia, all’interno<br />

del quale insiste il famoso villaggio Valentino, è stato addirittura oggetto di<br />

uno specifico Accordo di Programma che ha previsto lo stanziamento di ben<br />

520 miliardi da parte del Cipe per un’opera che interesserà 300 pregiatissimi<br />

ettari di territorio a ridosso di una riserva biogenetica. Proprietario dell’intera<br />

struttura è il gruppo imprenditoriale Putignano, una delle imprese più quotate<br />

del settore nel Sud Italia. Qualche settimana fa i carabinieri hanno apposto i<br />

sigilli al cantiere per le irregolarità riscontrate in materia di sicurezza sul posto<br />

di lavoro. Ancora una volta quindi l’imprenditoria arruffona e fuorilegge, che<br />

dietro il doppiopetto nasconde in realtà atteggiamenti che di manageriale hanno<br />

poco o nulla. Il blitz dei Carabinieri ha riscontrato che la pratica del sub<br />

appalto era la norma all’interno del cantiere, alla vista delle forze dell’ordine<br />

buona parte degli operai si sono dati addirittura alla fuga. Secondo quanto<br />

denunciato dalla Fillea Cgil di Taranto, più del 41% dei lavoratori del settore<br />

edile di Taranto e provincia sarebbe irregolare, per 2500 operai quindi non ci<br />

sarebbe alcuna forma di tutela contrattuale.<br />

Procedendo sempre in provincia di Taranto si incontrano due villaggi<br />

turistici progettati e approvati a Ginosa Marina, a ridosso del Lago Salinella, al<br />

centro di una storica battaglia di <strong>Legambiente</strong>. Nei pressi dell’ex alveo del<br />

fiume Bradano, il lago Salinella è considerato la più importante zona umida<br />

della provincia di Taranto, meta di circa 150 specie diverse di uccelli, tra i<br />

quali esemplari di airone cinerino e cigno reale. Nonostante i numerosi vincoli<br />

esistenti sull’area il P.R.G. del Comune di Ginosa prevede proprio qui la<br />

realizzazione di villaggi turistici. E ancora, proseguendo lungo la costa, la<br />

lottizzazione Perronello Catalano e i villaggi turistici progettati all’interno della<br />

pineta Marinella sulla spiaggia di Chiatona. La situazione non cambia a levante<br />

della città di Taranto: qui si comincia con il villaggio turistico con annesso<br />

porticciolo in località Blandamura a Talsano, e si prosegue con i villaggi<br />

turistici delle società Kira e Ondablu a Lido Silvana e a Torretta, fino ad<br />

arrivare a Baia Colimena dove è progettato un porticciolo turistico. A poca<br />

distanza un altro porto turistico, in questo caso si tratta del raddoppio di quello<br />

già realizzato a Campomarino, una località sulla quale si concentrano numerosi<br />

progetti speculativi, dal Progetto Mirante (180 miliardi di lire in strutture<br />

ricettive su 40 ettari di costa con retroduna ancora intatta) al Messapia Golf<br />

club & resort, 120 miliardi di lire in alberghi, minialloggi, villaggi turistici per<br />

un totale di oltre 300.000 metri cubi da realizzare all’interno della riserva<br />

naturale della foce del fiume Chidro.<br />

Altrettanto critica la situazione lungo il tratto di costa jonico lucana. E’<br />

un altro accordo di programma ad aprire qui la strada alla realizzazione di<br />

villaggi, porti turistici e divertimentifici vari. E’ quello siglato tra il Ministero<br />

del Tesoro e la Cit Holding per oltre 200 miliardi di lire (la metà a carico dello<br />

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