mare monstrum 2002 - Legambiente
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6. L’ultima spiaggia<br />
<strong>Legambiente</strong> - Mare <strong>monstrum</strong> <strong>2002</strong><br />
Per alcune spiagge e località costiere italiane, l’estate <strong>2002</strong> potrebbe<br />
essere l’ultima occasione. O meglio: per noi, cittadini e turisti, potrebbe essere<br />
l’ultima opportunità di visitare e vivere questi luoghi ancora belli e<br />
incontaminati, prima che scelte scellerate e politiche miopi li trasformino<br />
irrimediabilmente. Nuove costruzioni abusive, sbancamenti di dune, strade<br />
illegali o altre azioni criminali perpetrate dall’uomo, minacciano infatti alcuni<br />
dei gioielli delle coste italiane. Gioielli sui quali <strong>Legambiente</strong> vuole attirare<br />
l’attenzione affinché questi interventi destinati a soddisfare le esigenze<br />
(economiche) di pochi, non danneggino per sempre un patrimonio di tutti.<br />
E’ il caso della spiaggia di Galenzana all’isola d’Elba, isolata e<br />
selvaggia, attualmente meta ambita per chi vuole godersi un angolo di paradiso<br />
in tutta tranquillità. Un gioiello naturale che presto potrebbe sparire per fare<br />
posto ad un porticciolo per 650 posti barca.<br />
Nella splendida zona dell’area marina protetta di Capo Rizzuto in<br />
Calabria, invece, la bella e frequentata spiaggia del Soverito rischia di venire<br />
inglobata nell’opera di ampliamento urbanistico di un villaggio vacanze posto<br />
nelle vicinanze: al posto dell’arenile turisti e residenti potranno trovare<br />
bungalow e piscine per vacanze “tutto compreso”, anche lo scempio del<br />
paesaggio.<br />
L’estate del <strong>2002</strong> potrebbe essere l’ultima occasione anche per vedere<br />
ed apprezzare il litorale di Metaponto e Policoro in Basilicata: 37 chilometri di<br />
costa quasi incontaminata minacciati da un mega-progetto di nuovi<br />
insediamenti turistici per 30mila posti letto e 5mila posti barca. E tutto questo<br />
in un’area Sic (Sito d’Interesse Comunitario). Così, a Sanremo, rischia la<br />
pregiata costa dei Tre Ponti. Un delizioso tratto di litorale caratterizzato da<br />
scogli a picco sul <strong>mare</strong> intervallati da spiagge sabbiose, potrebbe sparire e<br />
trasformarsi da attuale paradiso dei surfisti in una lunga e dritta pista<br />
aeroportuale.<br />
Scendiamo allora in Campania, in una delle zone più belle e famose in<br />
tutto il mondo: Positano, la perla della costiera Amalfitana. Qui, ogni giorno,<br />
incessantemente, l’erosione mangia centimetri di battigia minacciando<br />
pesantemente la spiaggia libera di Fornillo, dove il processo di sfaldamento è<br />
stato favorito e sostenuto dai lavori di realizzazione del nuovo pontile per<br />
l’attracco degli aliscafi. Vediamo allora se va meglio altrove, in Veneto per<br />
esempio, nell’affascinante laguna di Caorle, dove anche Hemingway amava<br />
fermarsi a scrivere e dove un altro imponente progetto rischia di distruggere la<br />
Valle Vecchia, unica oasi rimasta: un chilometro e mezzo di spiaggia, pari a 6<br />
ettari di arenile, scompariranno seppelliti dalla nuova strada litoranea prevista<br />
davanti alla fascia degli alberghi. Al posto della vecchia litoranea, alle spalle<br />
degli hotel, nuove piscine e strutture turistiche.<br />
Ma le perle da salvare non sono solo queste. Gli 8mila chilometri di<br />
costa italiana, costellati di calette preziose e baie belle da togliere il fiato, sono<br />
costantemente minacciate dall’uomo: a volte dalle sue mire speculative, altre<br />
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