mare monstrum 2002 - Legambiente
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<strong>Legambiente</strong> - Mare <strong>monstrum</strong> <strong>2002</strong><br />
Capo Rizzuto e per giunta in piena area del istituendo Parco Archeologico di<br />
Capo Colonna. La ripresa estrattiva sul promontorio non solo è incompatibile,<br />
quindi, con la presenza del futuro parco, ma anche con la situazione ambientale<br />
e geologica dell’area, caratterizzata da una particolare fragilità che rischierebbe<br />
di minare la stabilità e l’equilibrio non solo dei resti del Tempio di Hera<br />
Lacinia, ma dell’intero promontorio.<br />
<strong>Legambiente</strong>, in considerazione della gravità della situazione rivolge un<br />
appello accorato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali affinché<br />
scongiuri l’assalto del derrick dell’Agip all’ultima colonna superstite del<br />
Tempio di Hera Lacinia.<br />
L’ecomostro “legalizzato” di Pozzano a Castellam<strong>mare</strong> di Stabia<br />
“Un intervento di tipo conservativo delle strutture preesistenti<br />
rappresentando ciò … un obiettivo principale .. capace di garantire l’identità<br />
del complesso”: sono questi alcuni dei passaggi della Relazione descrittiva<br />
dell’intervento di recupero, approvata dalla Conferenza dei servizi il 30 ottobre<br />
1998, dello stabilimento "Calce e Cemento" in località Pozzano a<br />
Castellam<strong>mare</strong> di Stabia. Il complesso industriale costituito da un edificio a<br />
volte e da due torri dei forni si trova a 10 metri dalla statale per Sorrento e a<br />
due passi dal bagnasciuga, nella splendida cornice della penisola Sorrentina.<br />
Venne presentato come un progetto di recupero archeologico-industriale, di<br />
fatto del vecchio edificio a volte non è rimasto nulla, le due torre sono state<br />
solamente puntellate, al loro posto sono stati costruiti due edifici ex novo che<br />
diventeranno ben presto dei lussuosi alberghi, categoria quattro stelle, oltre 250<br />
posti letti e come corollario una sala congresso e una paninoteca. Inoltre, il<br />
parcheggio è stato ottenuto dall’altra parte della strada sotto la montagna<br />
franata il 10 gennaio 1997, che ha causato la morte di quattro persone, in una<br />
zona ad altissimo rischio idrogeologico. L’intera operazione di “recupero” del<br />
vecchio cementificio grava come un macigno sul paesaggio dell’intera penisola<br />
Sorrentina, realizzato in un area di inedificabilità assoluta come regolamentato<br />
dal Piano paesistico della Penisola Sorrentina. Il grimaldello utilizzato è<br />
contenuto nella delibera del Consiglio regionale della Campania, la n. 53/1 del<br />
18 novembre 1998, con la quale venne concessa una deroga al P.u.t. (Piano<br />
Urbanistico Territoriale della penisola Sorrentina) approvato con legge<br />
regionale n. 35 del 27 giugno 1987, che garantiva la permanenza dello<br />
stabilimento "Calce e Cemento" e il suo riutilizzo a fini turistici privato,<br />
nonostante le innumerevoli contestazioni mosse dall’opinione pubblica e dalle<br />
associazioni ambientaliste in prima fila Italia Nostra, Wwf e <strong>Legambiente</strong>,<br />
sull'opportunità di sottrarre al pubblico godimento uno dei più bei tratti di costa<br />
Sorrentina.<br />
Il gigante di cemento di Bassano a Torre del Greco<br />
Sono più di trent’anni, ormai, che il gigante di cemento di Bassano a<br />
Torre del Greco (Na) continua a fare bella mostra di sé, proprio oscurando la<br />
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