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mare monstrum 2002 - Legambiente

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<strong>Legambiente</strong> - Mare <strong>monstrum</strong> <strong>2002</strong><br />

Un caso esemplare è quello della Valle dei Templi di Agrigento: la<br />

speculazione abusiva la aggredì negli anni settanta e nella prima metà degli<br />

anni ottanta; dal 1986 (anno successivo alla sanatoria nazionale L.47/85 che<br />

escludeva tale area) il fenomeno si è sostanzialmente arrestato.<br />

Ciò è avvenuto in quasi tutte le aree escluse dalle sanatorie, compresa<br />

la fascia d’inedificabilità assoluta di 150 dalla battigia, oggi oggetto del DDL<br />

del Governo.<br />

Ed è appunto questo il dato di partenza su cui occorre riflettere.<br />

L’insanabilità blocca l’abusivismo, le nuove sanatorie creano grandi<br />

aspettative criminose. Così si spiega lo spostamento dei massicci interessi<br />

speculativi illegali verso le aree rurali: si ritiene tanto semplice evitare<br />

l’acquisizione o la demolizione in queste aree che le case abusive vengono<br />

regolarmente vendute dalle agenzie immobiliari.<br />

Cosa avverrebbe se si approvasse una nuova sanatoria sulla fascia<br />

costiera, cioè in un’area dove il fenomeno si è sostanzialmente arrestato?<br />

La risposta è scontata, ed infatti è stata sufficiente la sola approvazione<br />

in giunta per fare ripartire l’assalto alle nostre coste. La notizia del sequestro di<br />

alcune ville in costruzione e addirittura di un’intera lottizzazione in provincia<br />

di Trapani è più che significativa.<br />

E certamente non sono credibili le rassicurazioni di chi ritiene di grande<br />

importanza avere fissato come limite per la sanabilità il 31 dicembre 1993. La<br />

storia ci ha insegnato che questo non serve a nulla, ma ancora meno servono le<br />

sanzioni previste, di solito negli ultimi articoli come corollario della sanatoria,<br />

per chi non vigilerà in futuro.<br />

Anche su questo fronte infatti ci sono novità. "Con l’approvazione di<br />

questa legge – ha dichiarato Cuffaro – nessuno potrà più fare lo struzzo perché<br />

le sanzioni colpiranno il responsabile del provvedimento se non reprime<br />

l’abuso. Se esiste inerzia nell’adottare gli atti, l’assessorato regionale al<br />

territorio e ambiente comunicherà l’inadempienza all’autorità giudiziaria e al<br />

sindaco che è tenuto a rimuovere il funzionario dall’ufficio. Se il sindaco non<br />

provvede a questo adempimento, prima viene diffidato, e poi rimosso".<br />

L’art.13 dunque prevede che i sindaci da responsabili diretti si<br />

trasformino in semplici controllori dell’operato dei funzionari ed in caso<br />

d’inerzia possano sollevare dall’incarico i funzionari negligenti; e si parla<br />

anche dei fantomatici poteri sostitutivi della Regione che può arrivare anche<br />

alla rimozione del Sindaco. Chi non ha la memoria corta, certamente ricorderà<br />

che quest’ultima sanzione è già prevista da molti anni dalle attuali norme e,<br />

ovviamente, non è mai stata irrogata. Forse perché tutti i Sindaci siciliani<br />

hanno combattuto con solerzia l’abusivismo edilizio? Crediamo debbano essere<br />

cercate altre spiegazioni.<br />

In realtà si tratta di un film già visto e, come è sempre avvenuto nella<br />

storia del cinema, i numeri 2 o 3 di film di grande successo sono molto più<br />

scadenti degli originali.<br />

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