Scarica - Centro Terapia Cognitiva
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notte con gli occhi spalancati, immobile nel letto per cercare di<br />
riconoscere i segnali dell’arrivo di Babbo Natale e appena spuntava<br />
il sole svegliava tutta la famiglia per aprire i regali. Nell’inverno<br />
dei suoi quattro anni lei e la mamma, incinta di tre mesi,<br />
si erano trasferite a casa dei nonni per stare più tranquille prima<br />
della nascita del fratellino – visto che il padre lavorava molto e<br />
non avevano nessuno vicino che potesse dar loro una mano – e la<br />
mattina di Natale di quell’anno è tra i ricordi che rendono favoloso<br />
quel periodo: Michele le aveva fi nalmente raggiunte, Margherita<br />
appena sveglia aveva tirato giù il padre dal letto ed erano scesi<br />
nel soggiorno senza aspettare l’alba. La stanza era ancora buia,<br />
risplendeva di mille lucine colorate e il pavimento non si intravedeva<br />
per il numero esorbitante di regali che lo ricopriva: tutti quei<br />
pacchetti erano solo per lei e Babbo Natale – tramite il suo aiutante<br />
preferito, il papà – era riuscito a soddisfare ogni desiderio espresso<br />
sulla letterina.<br />
Margherita ha conservato con grande gelosia i giochi, i vestiti, gli<br />
oggetti di quando era piccola: tenerli nella cassapanca, sulle mensole<br />
della camera e nel solaio della casa dei nonni le permette di<br />
riguardarli in ogni occasione, riassaporando i profumi e i piaceri di<br />
quello che ricorda come il più bel periodo della sua vita. Nei momenti<br />
di crisi, di fronte alla paura di diventare grande e affrontare<br />
le responsabilità, riaccende il videoregistratore e immagina di essere<br />
come il piccolo Simba, destinato a diventare il Re della Savana,<br />
spaventato dal futuro ma sempre più sicuro di sé.<br />
La morte del nonno<br />
La mamma di Margherita è l’unica fi glia di una famiglia contadina<br />
del Friuli che si è arricchita con il sudore della fronte: il legame affettivo<br />
è molto stretto, genitori e fi glia sentono spesso il bisogno di<br />
trascorrere del tempo insieme vista la distanza e l’impossibilità dei<br />
genitori di abbandonare la terra. Per questo motivo fi n da molto<br />
piccola Margherita trascorreva ogni giorno di ferie, le vacanze invernali<br />
e l’intera estate a casa dei nonni e poi durante l’anno spesso<br />
Walter e Carla si trasferivano da loro in città. Il nonno Walter è<br />
sempre stato un importante punto di riferimento per la nipotina<br />
- Giuditta racconta che fi n dalla primissima infanzia l’unica persona,<br />
oltre a lei, da cui la fi glia accettava di essere accudita e coccolata<br />
era il nonno. Margherita ricorda con nostalgia la trepida attesa<br />
dell’arrivo dei nonni e tutte le cose che Walter le ha insegnato: andare<br />
in bicicletta senza rotelle, pattinare, mangiare il gelato senza<br />
sporcarsi la maglietta. Nell’anno della quarta elementare i nonni<br />
100 Scuola di Formazione in Psicoterapia <strong>Cognitiva</strong> - Vol. 10 Anno 2012