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Scarica - Centro Terapia Cognitiva

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Gli occhi sono salvabili, chiari e luminosi, ma porta gli occhiali<br />

e anche se volesse truccarsi non potrebbe perché la montatura<br />

nasconde le palpebre; forse con le lenti a contatto potrebbero diventare<br />

la sua arma vincente ma quando ha provato ad usarle ha<br />

avuto delle fastidiose infi ammazioni e preferisce non correre altri<br />

rischi. Insomma la percezione del proprio aspetto fi sico è molto<br />

ambigua, anche perché Margherita ritiene che la bellezza sia possibilità<br />

e garanzia di interazione sociale: visto il ridotto numero di<br />

legami e rapporti signifi cativi considera il proprio corpo, e se stessa,<br />

responsabili dei fallimenti e questo determina rassegnazione e<br />

rinuncia non solo alle relazioni coi pari ma anche alla cura e alla<br />

valorizzazione di sé. Non riesce ad accettare nessun complimento<br />

senza dubitare profondamente della sua autenticità: non si fi da di<br />

quello che le dicono gli altri, se fossero delle persone appena conosciute<br />

potrebbero non averla vista ancora bene e nel caso di amici<br />

e parenti invece potrebbero farle dei complimenti solo perché le<br />

vogliono bene.<br />

Il corpo, inoltre, è il teatro in cui vengono messe in scena le emozioni<br />

più profonde e intense, diffi cilmente riconosciute e differenziate<br />

da Margherita: le crisi d’ansia che caratterizzano i momenti<br />

di cambiamento e transizione hanno la loro sede concreta e simbolica<br />

nel corpo. Diffi coltà respiratorie, tachicardia e un senso di<br />

oppressione alla bocca dello stomaco fanno da segnale ai momenti<br />

di scompenso e crisi. Margherita fatica a trovare le connessioni tra<br />

emozioni e sintomo somatico e, cercando di razionalizzare, presta<br />

molta attenzione solo all’organo bersaglio alla ricerca di una diagnosi<br />

medica in grado di spiegare gli avvenimenti. In questo è supportata<br />

dalla madre che, incapace di leggere oltre le righe e sempre<br />

impegnata a dare una spiegazione non emotiva e poco coinvolgente<br />

al malessere della fi glia, la accompagna in continui pellegrinaggi<br />

alla ricerca di una motivazione organica: Margherita non riesce a<br />

costruire la storia dei suoi vissuti differenziando emozioni e disagio<br />

fi siologico, è come se le crisi arrivassero sempre all’improvviso<br />

senza un prima e un dopo, solo con un durante incomprensibile e<br />

spaventoso. Il rapporto con il cibo è spesso funzionale alla ricerca<br />

di cause e responsabilità esterne agli accadimenti relazionali:<br />

quando non riesce a spiegarsi la tachicardia notturna, prima di<br />

vagliare paure e preoccupazioni, spinta anche dalle osservazioni<br />

della madre, passa in rassegna l’alimentazione della giornata e se<br />

riscontra associazioni costanti tra alimento e sintomo si ritira in<br />

una dieta selettiva speranzosa che questo possa fi nalmente ridurre<br />

o arginare il disagio.<br />

Scuola di Formazione in Psicoterapia <strong>Cognitiva</strong> - Vol. 10 Anno 2012<br />

Appunti...<br />

del <strong>Centro</strong><br />

<strong>Terapia</strong><br />

<strong>Cognitiva</strong><br />

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