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IMAGERY E PAURA DI CADERE<br />

NEGLI ANZIANI<br />

Fulvio Bianchi*<br />

Francesca Gallina**<br />

Le cadute nella popolazione anziana rappresentano un problema<br />

di importanza assistenziale, psicologica ed economica: il 40-50%<br />

degli anziani che vivono in casa cade almeno una volta l’anno (Mari<br />

et al., 2004). Le cadute rappresentano la prima causa di incidente<br />

domestico e causano complicazioni fi siche (fratture, contusioni),<br />

sovente anche severe, e limitazioni nell’autonomia personale.<br />

Tra i numerosi fattori di rischio che si associano alle cadute vi è la<br />

paura di cadere; nella letteratura internazionale diverse sono le<br />

defi nizioni di questo vissuto. Tinetti e Powell (1993) descrivono<br />

la paura di cadere come un’ansia o preoccupazione eccessiva di<br />

cadere che può portare una persona a limitare o evitare le proprie<br />

attività abituali. Altri autori hanno invece riferito la paura<br />

di cadere a una perdita di fi ducia nelle proprie capacità di equilibrio<br />

(Maki et al.1991) o in generale a una bassa percezione nella<br />

proprie capacità di evitare le cadute, avvertendo paura per questo<br />

(Cumming et al. 2000). Queste ultime defi nizioni hanno portato<br />

progressivamente a equiparare il concetto di paura di cadere a<br />

quello di low falls related effi cacy, intesa come la bassa percezione<br />

di autoeffi cacia nell’evitare le cadute, propria delle persone che<br />

soffrono di questa paura (Tinetti e Powell, 1993).<br />

In una prima fase di ricerca si è ipotizzato che la paura di cadere<br />

derivasse esclusivamente da precedenti cadute e veniva quindi<br />

identifi cata come un “trauma psicologico legato alla caduta che<br />

porta a una riduzione delle attività e a una diminuzione delle abilità<br />

fi siche” (Bhala et al., 1982). Successivi studi hanno invece rilevato<br />

la presenza di questo vissuto anche in persone che non sono<br />

mai cadute (Myers et al., 1996; Murphy, 2003) e hanno evidenziato<br />

la relazione con fattori fi sici, psicologici e funzionali (Cumming,<br />

2000).<br />

Scuola di Formazione in Psicoterapia <strong>Cognitiva</strong> - Vol. 10 Anno 2012<br />

Appunti...<br />

del <strong>Centro</strong><br />

<strong>Terapia</strong><br />

<strong>Cognitiva</strong><br />

* Psicologo<br />

psicoterapeuta<br />

cognitivo. Lavora<br />

come libero<br />

professionista.<br />

** Psicologa<br />

psicoterapeuta<br />

cognitiva. Lavora<br />

come libera<br />

professionista<br />

presso Azienda<br />

Ospedaliera<br />

San Gerardo<br />

(MB).<br />

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