Scarica - Centro Terapia Cognitiva
Scarica - Centro Terapia Cognitiva
Scarica - Centro Terapia Cognitiva
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
narsi, riappropriandosi del suo ruolo accudente ed empatico. La<br />
parte psicosomatica la porta a dare molta importanza a tutto ciò<br />
che è legato al corpo e per questo diventa fondamentale, durante<br />
il percorso terapeutico, che sia presa in considerazione la grande<br />
diffi coltà di Beatrice di accettarsi e di accettare quelli che sono gli<br />
esiti invalidanti della malattia.<br />
CONCLUSIONI E PROSPETTIVE FUTURE<br />
Data la prevalenza della depressione negli anziani e le ricerche<br />
che dimostrano l’importanza e l’effi cacia di un trattamento psicoterapeutico<br />
(Mulsant e Ganguli, 1999; Mackin e Areán, 2005)<br />
è auspicabile procedere con ulteriori ricerche su questo tema. Sarebbe<br />
quindi interessante riproporre questo tipo di intervento con<br />
protocollo 24 sedute su un campione più ampio, oppure su anziani<br />
depressi che non risiedono in una casa di cura. Si potrebbe inoltre<br />
ipotizzare l’estensione dell’intervento terapeutico ad altri cicli di<br />
24 sedute con nuove tematiche.<br />
Lo studio ha permesso di evidenziare l’effi cacia del trattamento<br />
cognitivo- costruttivista adattato al gruppo. L’alta fl essibilità del<br />
protocollo, seppur all’interno di una strutturazione defi nita, e l’approccio<br />
con il quale è stato costruito, rendono contemplabile una<br />
certa circolarità in itinere (basti pensare ad esempio alla maggiore<br />
probabilità di assenze e drop out per decessi e/o per ricoveri ospedalieri<br />
con soggetti di età avanzata), pur permanendo il mantenimento<br />
di una continuità narrativa. Questo costituisce un punto di<br />
forza del modello, accanto all’applicabilità generalizzata, nonché<br />
una differenza con il modello cognitivo standard. Il gruppo non costituisce<br />
più un insieme di individui tout court che lavorano contestualmente,<br />
ma diventa la palestra ove condividere, sperimentare<br />
e fl essibilizzare sistemi di signifi cato personali.<br />
Dal pubnto di vista funzionale e relazionale, anche i co- terapeuti<br />
subiscono un’evoluzione che procede con il percorso del gruppo<br />
stesso. Nell’esperienza del presente lavoro, infatti, inizialmente<br />
ognuno dei pazienti si è cristallizzato in maniera autoreferenziale<br />
sulla propria storia, sui propri nuclei narrativi senza interagire od<br />
accorgersi dell’altro, quasi la narrazione fosse solo a sé, privata<br />
della possibilità di ascolto: il terapeuta in questa fase si è posto<br />
come cassa di risonanza nel favorire che il soliloquio divenisse in<br />
realtà comunicazione per tutti, creando così un canale di apertura<br />
verso l’esterno. L’anziano, non più incline a concepirsi in rapporto<br />
attivo con il mondo, non più avvezzo a confrontare contenuti,<br />
92 Scuola di Formazione in Psicoterapia <strong>Cognitiva</strong> - Vol. 10 Anno 2012