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Scarica - Centro Terapia Cognitiva

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sona affetta da demenza manifestare comportamenti di richiesta di<br />

attaccamento di elevata intensità e frequenza tali da essere comunemente<br />

appellati in medicina come “disturbi del comportamento”.<br />

Le manifestazioni più frequenti sono le domande ripetitive, il<br />

pianto, la richiesta di contatto fi sico, il seguire un’altra persona in<br />

tutti i suoi spostamenti (shadowing), il vagabondaggio, la lamentela.<br />

Spesso gesti aggressivi e agitazione psicofi sica esprimono una<br />

richiesta di protezione e sicurezza (Miesen, 2010). Per i familiari e<br />

per il personale di cura rispondere a queste richieste ed essere costantemente<br />

una fonte di sicurezza per il malato è molto stressante<br />

e può portare ad un esaurimento di risorse fi siche e psichiche. E’<br />

comprensibile quindi lo stupore e la curiosità nel vedere una persona<br />

affetta da demenza passare da questi comportamenti al tenere<br />

in braccio una bambola come se fosse un bambino vero, cullandola,<br />

stringendola al petto e rassicurandola con parole dolci.<br />

LA DOLL THERAPY<br />

La Doll therapy crea una situazione per cui la persona affetta da<br />

demenza passa dalla richiesta di cura e protezione per sé al dare<br />

rassicurazione ad una bambola percepita come bambino reale.<br />

Questo favorisce momenti di serenità e tranquillità con signifi cativa<br />

riduzione dei comportamenti defi niti disturbanti, come dimostrano<br />

recenti studi scientifi ci sugli effetti della Doll therapy. In<br />

Italia l’uso delle bambole terapeutiche in alcuni nuclei protetti per<br />

persone affette da demenza è stato promosso negli ultimi anni a<br />

partire dall’esperienza del Dott.Ivo Cilesi in collaborazione con i<br />

centri alzheimer di Göteborg in Svezia. Le bambole in questione<br />

sono prodotte da un marchio svedese e hanno caratteristiche<br />

studiate per ricreare la sensazione di toccare, guardare ed avere<br />

in braccio un bambino. La posizione di braccia e gambe, la distribuzione<br />

del peso in modo differente nel corpo, i materiali scelti<br />

e i contrasti nel colore di pelle e abiti facilita il riconoscimento<br />

percettivo da parte del malato, come possibile rilevare sia dal comportamento<br />

osservato sia dalle verbalizzazioni spontanee. Vi sono<br />

bambole che sembrano bambini di dodici mesi circa, altre hanno<br />

le caratteristiche fi siche dei neonati.<br />

La Doll therapy rappresenta un vero e proprio approccio terapeutico<br />

nei nuclei alzheimer che la praticano e richiede un adeguato<br />

percorso di formazione da parte del personale di cura. Le bambole<br />

vengono “somministrate” dopo un’attenta valutazione dei casi e<br />

seguendo una procedura che prevede la registrazione dei compor-<br />

64 Scuola di Formazione in Psicoterapia <strong>Cognitiva</strong> - Vol. 10 Anno 2012

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