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Scarica - Centro Terapia Cognitiva

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Una temporanea liberazione<br />

I mesi successivi sono dominati dall’ambivalenza: i continui confl<br />

itti con la famiglia di Michele - che accusa Margherita di non<br />

aver ascoltato le richieste di aiuto del padre - la gettano spesso<br />

nell’ansia e nella confusione rispetto alle cause del decesso e alla<br />

responsabilità individuale, nello stesso tempo è come se si fossero<br />

fi nalmente liberati dalla loro ossessione quotidiana. La reazione<br />

immediata è quella di mettere a soqquadro la casa, lasciando appositamente<br />

le cose in disordine, spostando mobili e soprammobili,<br />

assaporando la serenità di poter scegliere l’ordine dei libri sulle<br />

mensole, il menù per la giornata, il colore delle tende senza bisogno<br />

di programmare tutto. Margherita è quella che sente con più forza<br />

il bisogno di ridefi nire gli spazi e i tempi in base alle sue esigenze,<br />

che in realtà non sempre è in grado di riconoscere pur sentendo<br />

una spinta intima a distaccarsi dai vecchi schemi. Giuditta inizialmente<br />

asseconda il bisogno di disordine dei fi gli ma poi inizia<br />

a richiedere precisione, pulizia e puntualità e di fronte alle piccole<br />

trasgressioni di Margherita spesso reagisce con rabbia, sputando<br />

giudizi e criticandone la maturità. La paura di aggiungere dolore<br />

al senso di colpa che è sicura che Margherita senta per la morte del<br />

padre, la porta però spesso ad attivare comportamenti incoerenti e<br />

poco integrabili nell’esperienza emotiva della ragazza: dopo averla<br />

ripresa con aggressività si preoccupa per la sua salute e il suo rendimento<br />

scolastico, cercando di soddisfare ogni piccolo desiderio<br />

che la fi glia esprime anche inconsapevolmente. Nonostante questo<br />

però Margherita ha la sensazione che gradualmente la casa ritorni<br />

ad essere quella prigione soffocante che era quando c’era il papà,<br />

il rapporto con la mamma è sempre più diffi coltoso ma entrare in<br />

confl itto sembra impossibile perché l’amore e la dedizione che ha<br />

da sempre riversato sui fi gli impedisce la loro ribellione. Inoltre<br />

Giuditta è oberata dalla responsabilità nei confronti della madre,<br />

rimasta vedova e inizialmente trascurata per assecondare il marito.<br />

La signora Carla, nonostante non ci sia una diagnosi specifi ca,<br />

lamenta dolori insopportabili alle gambe e alla schiena, non riesce<br />

a muoversi da sola: Giuditta si sente in dovere di farla trasferire<br />

a casa loro per potersene occupare meglio recuperando il tempo<br />

perso. La nonna diventa il nuovo carceriere di casa: dopo aver<br />

dormito qualche notte nella camera matrimoniale spodesta i nipoti<br />

dalla cameretta perché trova i loro letti più comodi; Margherita e<br />

Giorgio si mettono a dormire nel lettone perché la mamma deve<br />

rimanere vicino alla nonna per aiutarla durante la notte; dato che<br />

la signora Carla non riesce a muoversi e non può stare da sola, a<br />

104 Scuola di Formazione in Psicoterapia <strong>Cognitiva</strong> - Vol. 10 Anno 2012

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