Scarica - Centro Terapia Cognitiva
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dolorosa per la fi glia, Giuditta avvia le pratiche per la separazione.<br />
La reazione del marito è drammatica: mentre sono al mare tempesta<br />
di sms la fi glia minacciando di suicidarsi nel caso in cui non lo<br />
accolgano più in casa al loro ritorno.<br />
Quando rientrano in città aspetta i famigliari in garage, nascosto<br />
nella penombra, e li assale verbalmente: ha lo sguardo iniettato di<br />
sangue, trema e poi di fronte alle urla dei fi gli scappa. Lo recuperano<br />
i poliziotti convocati dalla signora: è in uno stato confusionale,<br />
racconta di aver ingerito diversi farmaci per togliersi la vita<br />
– viene immediatamente ricoverato in ospedale. Giuditta riesce ad<br />
ottenere il suo allontanamento dal tetto coniugale ma Margherita<br />
sente il desiderio di riavvicinarsi al padre. Di fronte al ricovero la<br />
ragazza inizia a riconoscere le responsabilità della malattia negli<br />
agiti del padre, sentendo gradualmente riaffi orare l’affetto nei suoi<br />
confronti. Questo suo ammorbidirsi di fronte alla sofferenza apre<br />
però un varco a Michele, sempre più scompensato, che attua comportamenti<br />
bizzarri e aggressivi sperando di attirare l’attenzione<br />
della fi glia e di fare leva sui suoi buoni sentimenti. La paura per la<br />
salute e la vita diventano il pane quotidiano, quando sono in casa<br />
tengono le tapparelle chiuse per cercare di distrarre il padre che<br />
altrimenti si accanisce con violenza sulla porta di casa o fa squillare<br />
milioni di volte il telefono. Non bastano le denunce e le diffi de<br />
a tenerlo lontano. La casa, che dovrebbe essere un luogo sicuro e<br />
accogliente, fa sentire Margherita sempre più costretta, soffocata,<br />
senza via d’uscita.<br />
Nel mese di novembre Michele non contatta la fi glia per settimane,<br />
Margherita si sente sollevata ma nello stesso tempo non è tranquilla.<br />
Prova a prendere contatti con la nonna paterna per capire come<br />
stanno le cose ma visti i rapporti altamente confl ittuali non ottiene<br />
risposta. Vive nell’attesa che succeda qualcosa di terribile e un<br />
giorno al ritorno da scuola quella paura diventa reale: la madre con<br />
tono freddo e distaccato comunica ai ragazzi che il padre è morto<br />
per arresto cardiaco. Ancor prima che Giuditta possa spiegare cosa<br />
è successo Margherita crolla a terra, urlando tra le lacrime “Sono<br />
stata io, è morto per colpa mia” convinta che gli fosse scoppiato<br />
il cuore per il dolore. “È stato un attimo di pura schizofrenia, mi<br />
sono sentita isolata da tutto...era come essere in un tunnel buio di<br />
cui non si vede l’uscita. Poi però mi sono tranquillizzata, se fosse<br />
stato un suicidio un po’ di colpa me la sarei presa ma la mamma<br />
mi ha detto che è stato male perché guidava sotto effetto di farmaci.<br />
A quel punto ho sentito che era una fortuna, avevo eliminato<br />
la mia paura più grande e il rischio di una continua ossessione”.<br />
Scuola di Formazione in Psicoterapia <strong>Cognitiva</strong> - Vol. 10 Anno 2012<br />
Appunti...<br />
del <strong>Centro</strong><br />
<strong>Terapia</strong><br />
<strong>Cognitiva</strong><br />
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