29.05.2013 Views

Scarica - Centro Terapia Cognitiva

Scarica - Centro Terapia Cognitiva

Scarica - Centro Terapia Cognitiva

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

tamenti osservati nell’arco del tempo. Il personale di cura viene<br />

infatti sensibilizzato all’importanza di prestare attenzione al modo<br />

in cui la persona affetta da demenza considera la bambola e a validare<br />

il signifi cato che ha per lei. Questi accorgimenti uniti alle peculiarità<br />

di queste bambole e alle caratteristiche della persona affetta<br />

da demenza (gravità del decadimento, tipologia di demenza,<br />

aspetti della storia di vita e di personalità) favoriscono l’instaurarsi<br />

di una relazione di accudimento che dura nel tempo. La Doll therapy<br />

non è attuabile nei casi in cui la bambola viene riconosciuta<br />

come oggetto o quando la persona esprime chiaramente un rifi uto.<br />

Di seguito vengono riportati due esempi di consegne fatte da infermieri<br />

di un nucleo alzheimer in relazione alla Doll therapy (si<br />

tratta del nucleo Alzheimer degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi<br />

Onlus di Lecco).<br />

“Ore 13.30, la signora R. accetta la bambola sorridendo e la prende<br />

in braccio. La chiama per nome (Matilde) e l’accudisce con<br />

attenzione. Mi dice con parole sue che da quando c’è lei (Matilde)<br />

si sente più tranquilla. Ore 14.30,la signora R. deve essere portata<br />

in bagno e per separarla dalla bambola le viene spiegato che la<br />

bambina verrà messa a letto. La signora R. accetta di lasciare<br />

la bambola all’operatrice ma dopo qualche minuto chiede se sta<br />

bene e viene rassicurata. Si mostra tranquilla nelle ore successive”.<br />

“Ore 23.30, la signora L. è insonne a affaccendata a letto, l’operatrice<br />

le porge la bambola e l’accoglie con gioia dicendo che è<br />

venuta a trovare la nonna. Le viene lasciata la bambola a letto e<br />

dopo 30 minuti la signora si addormenta”.<br />

“Ore 10.00, la signora M. si mostra ansiosa, vaga per il corridoio,<br />

è molto infastidita dalle altre persone. Il cammino è instabile<br />

per cui viene fatta sedere in poltrona e le viene data la bambola.<br />

La guarda, l’accarezza, le sorride, è molto attenta ai vestiti e li<br />

sistema. Dopo dieci minuti si addormenta stringendo la bambola<br />

al petto”.<br />

Le signore in questione sono persone affette da demenza in fase<br />

moderata e avanzata, necessitano di un alto livello di assistenza e<br />

manifestano disturbi del comportamento. La scelta di inserire la<br />

doll therapy all’interno del loro piano assistenziale è avvenuta su<br />

decisione del medico in accordo con il personale di cura e ha rappresentato<br />

una possibile alternativa al farmaco nel trovare risposte<br />

alle problematiche emergenti nell’assistenza quotidiana. La bambola<br />

è stata consegnata una o due volte al giorno a seconda delle<br />

Scuola di Formazione in Psicoterapia <strong>Cognitiva</strong> - Vol. 10 Anno 2012<br />

Appunti...<br />

del <strong>Centro</strong><br />

<strong>Terapia</strong><br />

<strong>Cognitiva</strong><br />

65

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!