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Scarica - Centro Terapia Cognitiva

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delle persone che contribuiscono concretamente alla defi nizione di<br />

sé, e la delusione suscitata dalle quotidiane disconferme è proporzionale<br />

alla stima e all’assolutizzazione vissute nei loro confronti:<br />

emblematica in questo senso la relazione con il padre. Dopo la<br />

cocente delusione paterna Margherita investe tutto sulla madre e<br />

sulle sue sicurezze confondendo i suoi confi ni con quelli di Giuditta<br />

e crollando in una profonda crisi nel momento in cui sente di incominciare<br />

ad avere idee diverse dalle sue - “Su alcune cose mi faccio<br />

infl uenzare. Ascolto il suo suggerimento a capofi tto quando non so<br />

cosa fare... anzi alla fi ne faccio sempre quello che dice lei, anche<br />

nelle cose più banali. La mamma è la parte più razionale di me”.<br />

ATTEGGIAMENTO VERSO IL MONDO<br />

Nei confronti di se stessa Margherita vive una continua ed estenuante<br />

oscillazione tra il riconoscimento assoluto di valore e la<br />

critica spietata, con un’evidente diffi coltà a quantifi care la propria<br />

reale effi cienza. Ha costantemente la sensazione di trovarsi di<br />

fronte a problemi più grandi di lei, che non è in grado di affrontare<br />

data la sua inadeguatezza, e l’unica soluzione che riesce a mettere<br />

in atto è accantonarli per paura di fallire e di deludere se stessa<br />

e le persone che le vogliono bene. Ogni sforzo, ogni tentativo di<br />

affrontare le sfi de della quotidianità comporta fatica e stanchezza<br />

che condizionano necessariamente il risultato: Margherita sente di<br />

non riuscire a fare quello che avrebbe desiderato e la delusione<br />

conseguente in alcuni momenti è paralizzante. La scuola, l’unico<br />

problema che sente di affrontare al costo di una estrema fatica, è<br />

percepita con ambiguità: è un obbligo, un dovere ma le piace. È<br />

come se un’insostenibile stanchezza la trattenesse da qualsiasi altra<br />

iniziativa o svago, anche perché ogni esperienza non legata alla<br />

scuola è vissuta come un rischioso sgarro. Non ha la possibilità di<br />

trovare spazio per sé: tutto è in funzione dei risultati scolastici e il<br />

massimale che si impone di raggiungere nelle prestazioni è assoluto,<br />

irraggiungibile e per questo spesso fonte di cocenti delusioni.<br />

Per lungo tempo mostra ai famigliari soprattutto questo aspetto,<br />

considerato il migliore di sé (anche se comunque dolorosamente<br />

imperfetto), cercando quanto più possibile di compiacere le loro<br />

aspettative senza sperimentare mai felicità e soddisfazione personale.<br />

Il mondo relazionale è la fonte del riconoscimento – atteso e cercato<br />

perché vitale – ma anche delle possibili e temutissime delusioni.<br />

I coetanei, le esplorazioni adolescenziali, le relazioni affettive:<br />

Scuola di Formazione in Psicoterapia <strong>Cognitiva</strong> - Vol. 10 Anno 2012<br />

Appunti...<br />

del <strong>Centro</strong><br />

<strong>Terapia</strong><br />

<strong>Cognitiva</strong><br />

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