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Scarica - Centro Terapia Cognitiva

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care che caratterizza questa fase della vita, alla perdita del proprio<br />

ruolo sociale e della dimensione relazionale,lavorativa e infi ne l’inabilità<br />

fi sica che spesso impedisce la socializzazione (Gala 1996 ).<br />

Le recenti linee guida, attualmente indicano la psicoterapia come il<br />

trattamento d’elezione nella depressione lieve e moderata dell’anziano.<br />

Nel corso di questi anni, ho avuto la fortuna di creare e<br />

cordinare un gruppo clinico e di ricerca su questi pazienti anziani<br />

affetti da disturbo depressivo. I pazienti afferivano ad un ambulatorio<br />

specialistico di un grosso ospedale milanese, nel corso dei<br />

due anni che prenderò in considerazione per questo articolo nel<br />

centro abbiamo seguito in psicoterapia 115 pazienti anziani affetti<br />

da depressione. Nell’ impostare i gruppi di psicoterapia desideravo<br />

prendere in cura i pazienti nel modo più effi cace e desideravo<br />

inoltre dimostrare tale effi cacia. Partendo dalla considerazione di<br />

avere la necessità di applicare un metodo dimostrato “scienticamente<br />

“come primo gradino per confermare l’utilità della psicoterapia<br />

anche sui pazienti italiani e anche per conciliare le richieste<br />

empiriste del primario e non ultima ragione discutere la mia tesi<br />

di Dottorato conseguito a Torino con il Prof. B. Bara. ho applicato<br />

la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale di Gallagher- Thompson,<br />

(2010) adattata per l’esecuzione di gruppo che è una dei<br />

metodi che ha maggiori studi a supporto della sua effi cacia clinica<br />

e ha inoltre l’indubbio vantaggio metodologico di essere manualizzata,<br />

di avere quindi un manuale pubblicato che ne defi nisce le<br />

procedure. Essendo, però, fortemente convinta che questa terapia<br />

non potesse essere l’unico strumento da proporre al paziente anziano<br />

depresso, perché lascia a mio parere, muti i bisogni primari di<br />

questi pazienti, ho fatto partire parallelamente a questi gruppi dei<br />

gruppi ad orientamento cognitivo relazionali (Moser 2003, Pezzati<br />

2006). Quindi una parte dei pazienti ha seguito una psicoterapia<br />

cognitivo comportamentale e una parte ha seguito una terapia cognitiva<br />

relazionale, in questo articolo partirò dai risultati ottenuti<br />

dallo studio effettuato con la psicoterapia cognitivo comportamentale<br />

per fare delle ipotesi e delle considerazioni che possano da un<br />

lato spiegare i risultati ottenuti nello studio, e dall’altro guidare<br />

l’osservazione di quelle che sono le dinamiche cliniche che ho osservato<br />

nel gruppo con la terapia cognitiva e trarre delle indicazioni<br />

che possano servire al clinico per il lavoro terapeutico con questi<br />

pazienti. Per quanto riguarda la ricerca sui gruppi di terapia cognitiva<br />

comportamentale classica, lo studio prevedeva il confronto<br />

tra un gruppo che ha seguito una psicoterapia cognitivo comportamentale<br />

utilizzata in aggiunta al trattamento farmacologico (ine-<br />

72 Scuola di Formazione in Psicoterapia <strong>Cognitiva</strong> - Vol. 10 Anno 2012

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