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Scarica - Centro Terapia Cognitiva

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(HDRS; Hamilton 1960): valuta la presenza di sintomi depressivi<br />

(eterosomministrata), Geriatric Depression Scale (GDS; Yesavage<br />

et al. 1983): valuta la presenza di sintomi depressivi ed è specifi ca<br />

per gli anziani(autosomministrata).<br />

Tutte le scale etero-somministrate sono state applicate in singolo<br />

cieco (il valutatore è persona diversa dallo psicologo che ha in<br />

carico il paziente e non è a conoscenza del tipo di trattamento in<br />

corso). L’utilizzo di due scale per la valutazione della sintomatologia<br />

depressiva è motivato dalle differenti aree che queste scale indagherebbero,<br />

infatti l’area della sintomatologia biologica (disturbi<br />

del sonno, variazioni dell’appetito ecc), sarebbe maggiormente<br />

indagata dalla Hamilton e l’area cognitiva sarebbe maggiormente<br />

indagata dalla GDS. I pazienti hanno partecipato ad un trattamento<br />

manualizzato di CBT (Gallagher e Thomson 2010), che è<br />

consistito in 16 sedute di gruppo a cadenza settimanale della durata<br />

di 90 minuti ciascuna, condotte da un esperto psicoterapeuta<br />

ed da un co-terapeuta che si è sottoposto ad uno specifi co training<br />

di formazione. La rimanente parte del campione è stata sottoposta<br />

alle procedure standard previste dall’ospedale oppure alle procedure<br />

standard e in aggiunta la CBT. Per confrontare l’intensità<br />

della sintomatologia dei pazienti sottoposti al solo trattamento di<br />

routine versus i pazienti sottoposti al trattamento associato routine<br />

e CBT e CBT sola, l’estensione del campione è stata calcolata<br />

tramite una power analysis effettuata col software Gpower 3.1 applicando<br />

inoltre analisi lineari (es. anova intergruppo) per comparare<br />

le variabili cliniche nei tre gruppi di soggetti. I risultati di<br />

questo studio hanno confermato l’effi cacia della terapia cognitivo<br />

comportamentale sui sintomi depressivi nella fase acuta dell’episodio<br />

depressivo. Confrontando però l’effi cacia delle terapie nessuna<br />

è risultata migliore ed in particolare, la terapia farmacologica<br />

non aumenta l’effi cacia della psicoterapia, questo risultato replica<br />

altri studi in letteratura (Otto & Deveney, 2005; Peng et al., 2009).<br />

A sei mesi dalla fi ne della terapia, la sola terapia farmacologica<br />

ha mantenuto la sua effi cacia. Infatti nel gruppo di psicoterapia<br />

e di farmacoterapia, e nel gruppo di psicoterapia sola, ricompare,<br />

in modo signifi cativo, la sintomatologia depressiva. Quali possono<br />

essere le ipotesi esplicative che possiamo fare di tale fenomeno?<br />

La prima ipotesi che possiamo fare è che i pazienti che hanno fatto<br />

la psicoterapia hanno interrotto il trattamento, mentre quelli<br />

che erano nel gruppo del trattamento farmacologico sono ancora<br />

in trattamento (la terapia cognitive dura meno rispetto al trattamento<br />

farmacologico), ma se questa fosse una spiegazione effi cace<br />

74 Scuola di Formazione in Psicoterapia <strong>Cognitiva</strong> - Vol. 10 Anno 2012

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