Scarica - Centro Terapia Cognitiva
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sempre in uno stato di allarme e attivazione per tutelarsi da questo<br />
rischio. Sussulta facilmente, è agitata, irrequieta, irritabile nel<br />
timore di poter rivivere quelle terribili sensazioni che già nei mesi<br />
precedenti al primo attacco si erano fatte sentire, con un’intensità<br />
però inizialmente controllabile, quando si trovava sola e lontana<br />
da casa (mentre spingeva il carrello al supermercato, mentre attraversava<br />
la stazione dirigendosi verso l’università, mentre guidava<br />
l’automobile). In queste prime occasioni la paura era di non<br />
riuscire ad affrontare l’impegno preso senza farsi sopraffare dai<br />
sintomi somatici, Margherita però si sentiva in grado di controllarli<br />
e con caparbietà e forza di volontà è riuscita a gestire, con molta<br />
fatica e stanchezza, i primi sei mesi della nuova esperienza scolastica.<br />
Dopo la crisi delle vacanze natalizie però il terrore di una<br />
disgrazia incombente ha causato uno stato di ansia generalizzato<br />
con quotidiane crisi di panico sempre più pervasive, nonostante il<br />
tentativo di proteggersi attraverso un graduale evitamento di tutte<br />
le situazioni potenzialmente scatenanti. Quando ci incontriamo –<br />
ad un mese dalla crisi più compromettente - anche la casa stessa,<br />
fonte di protezione e di sicurezza, rappresenta un fattore scatenante:<br />
Margherita deve muoversi per le stanze senza rivolgere lo<br />
sguardo alle fi nestre perché il solo vederle intensifi ca il terrore e la<br />
derealizzazione.<br />
DIAGNOSI ESPLICATIVA<br />
Dalla storia di vita di Margherita e dalle modalità di relazione con<br />
le fi gure di riferimento si può ipotizzare uno stato mentale di tipo<br />
invischiato. La narrazione è caratterizzata dalla tendenza ad allargare<br />
il discorso con uno sproloquio di episodi, raccontati con<br />
scarsa attribuzione di signifi cato e con estrema fatica nell’individuare<br />
i collegamenti e la cornice di riferimento. Intenso e palpabile<br />
è il coinvolgimento emotivo in episodi del passato: i racconti<br />
delle vacanze natalizie sotto la neve, della morte del nonno e della<br />
crisi d’ansia avvenuta in ospedale sono vividi, ancora colorati e<br />
attivanti, ingombranti. È come se questi avvenimenti, con il loro<br />
carico emotivo, fossero ancora in circolo senza aver ottenuto negli<br />
anni una rielaborazione. Anche la morte del padre non è stata integrata<br />
in una cornice che permetta una rielaborazione del lutto e<br />
delle emozioni che lo accompagnano, tenacemente combattute con<br />
la razionalizzazione e il pensiero logico. Questo combattere quotidianamente<br />
con l’emergere delle emozioni è responsabile di una<br />
bassa coerenza nella narrazione, poiché alcune parti signifi cative<br />
106 Scuola di Formazione in Psicoterapia <strong>Cognitiva</strong> - Vol. 10 Anno 2012