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Gaetano Donizetti Maria Stuarda - musica ... - Teatro La Fenice

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90<br />

MARIA<br />

Da lei tanta pietà non aspettai. XCIX<br />

Lieve favor ti chieggo. Anna i miei passi<br />

al palco scorga, „ed il sospiro estremo<br />

„dal mio voli al suo petto.”<br />

CORO<br />

„dal mio voli al suo petto.”Io gelo.<br />

ANNA<br />

„dal mio voli al suo petto.”Io gelo.Io tremo.<br />

CECIL<br />

Ella verrà.<br />

MARIA<br />

Ella verrà.Se accolta<br />

hai la prece primiera, altra ne ascolta:<br />

Di un cor che more reca il perdono44 a chi mi offese, mi condannò.<br />

Dille che lieta resti sul trono,<br />

che i suoi bei giorni non turberò.<br />

Sulla Bretagna, sulla sua vita,<br />

favor celeste implorerò.<br />

Ah! dal rimorso non sia punita:<br />

tutto col sangue cancellerò.<br />

CORO<br />

Scure tiranna! tronchi C una vita<br />

che di dolcezza ci ricolmò.<br />

XCIX «isperai».<br />

CECIL<br />

(<strong>La</strong> sua baldanza restò punita:<br />

fra noi la pace tornar vedrò.)<br />

SCENA ULTIMA<br />

LEICESTER e detti, poi sceriffi<br />

LEICESTER (dal fondo)<br />

Ah!<br />

TALBO (a <strong>Maria</strong>)<br />

Ah!Giunge il conte.<br />

GAETANO DONIZETTI<br />

MARIA<br />

Ah!Giunge il conte.A qual ei viene45 lugubre scena.<br />

LEICESTER (a <strong>Maria</strong>)<br />

lugubre scena.Io ti rivedo<br />

perduta… oppressa da ingiuste pene…<br />

vicina a morte.<br />

MARIA (a Leicester)<br />

vicina a morte.Frena il dolor.<br />

Addio per sempre.<br />

CECIL<br />

Addio per sempre.Si avanza l’ora.<br />

44 Con il cantabile (<strong>La</strong>rghetto – , fa-Fa) <strong>Maria</strong> compie un altro passo importante. Il perdono nei confronti di Elisabetta<br />

sancisce la sua tranquillità interiore dolorosamente raggiunta. I segnali <strong>musica</strong>li sono noti: modulazione all’omologo<br />

maggiore e passaggio al canto fiorito che caratterizza uno spirito ormai libero da ogni vincolo corporeo:<br />

ESEMPIO 18 (bb. 334-339)<br />

<strong>La</strong> sezione in maggiore è identica anche nella versione di questo cantabile trasmessa da MS1836 e probabilmente<br />

eseguita alla Scala. Differente è invece la prima parte, non tanto per il carattere, quanto per l’andamento melodico<br />

che nello spartito propone un disegno ascendente, laddove nella partitura la direzione era opposta.<br />

C «tronca».<br />

45 Giunge Leicester, che assume come sempre un atteggiamento inopportuno rispetto al contesto. Il clima di pacificazione<br />

instaurato dallo sviluppo psicologico di <strong>Maria</strong> viene infatti bruscamente troncato dal parlante del conte,<br />

basato su una melodia slanciata che sa di odio e di vendetta. Leicester arriva quasi allo scontro fisico con Cecil<br />

che cerca di allontanarlo. Intanto il tempo continua a scorrere. Cecil per due volte dice: «avanza l’ora»; poi<br />

incalza: «è l’ora». Il secondo colpo di cannone gli dà ragione.

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