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Gaetano Donizetti Maria Stuarda - musica ... - Teatro La Fenice

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Argomento-Argument - Synopsis - Handlung<br />

Argomento<br />

ATTO PRIMO<br />

Anno 1587. A Westminster dame e cavalieri accolgono festosamente la regina Elisabetta I, chiesta<br />

in sposa dal re di Francia, ma segretamente innamorata del conte di Leicester. Approfittando della<br />

festa, il conte Talbot impetra la grazia per <strong>Maria</strong> <strong>Stuarda</strong>, già regina di Scozia, cattolica, ora detenuta<br />

nel castello di Fotheringhay. Lord Cecil, al contrario, incoraggia la regina a decapitare <strong>Maria</strong>,<br />

ostacolo alla stabilità del regno. All’arrivo di Leicester, Elisabetta cerca di metterlo alla prova,<br />

ma ottiene solo indifferenza: egli è infatti innamorato della <strong>Stuarda</strong>. Rimasto solo con Leicester,<br />

Talbot gli consegna un ritratto e una lettera in cui <strong>Maria</strong> gli chiede aiuto. Ritorna Elisabetta e impone<br />

a Leicester di consegnarle il foglio: quando si rende conto che l’uomo tenta di aiutare la sua<br />

rivale, la regina asseconda la sua richiesta: andrà a trovare la regina di Scozia.<br />

Nel castello di Fotheringhay, <strong>Maria</strong> rievoca la propria infanzia assieme alla nutrice Anna ed<br />

esprime la propria nostalgia per la Francia, dov’è cresciuta. Giunge Leicester, che la informa dell’imminente<br />

arrivo di Elisabetta. Egli è convinto che la regina d’Inghilterra, impietosita dalla sua<br />

triste situazione, intenda aiutarla. Le due donne si incontrano: Elisabetta ricorda a <strong>Maria</strong> le sue<br />

infedeltà e la morte sospetta del marito Enrico, quest’ultima la insulta, rinfacciandole la nascita<br />

adulterina (era figlia di Anna Bolena, seconda moglie di Enrico VIII). Le sue parole incaute cancellano<br />

ogni ipotesi di riconciliazione.<br />

ATTO SECONDO<br />

Nei suoi appartamenti, Elisabetta è incerta sul da farsi. Cecil preme per la condanna a morte, che<br />

la regina firma quando vede sopraggiungere Leicester. Le sue proteste accendono ulteriormente la<br />

sua gelosia.<br />

A Fotheringhay, mentre <strong>Maria</strong> ricorda la nobiltà regale delle sue origini e teme per il suo paladino<br />

Leicester, Cecil giunge per trasmetterle l’ordine regale. Con fermezza <strong>Maria</strong> reputa illegale<br />

la condanna a morte, e rifiuta il confessore protestante che Cecil le offre. Rimasto solo con la regina,<br />

Talbot ascolta le sue confessioni sui delitti in cui fu coinvolta. <strong>Maria</strong> si rasserena, ed è pronta<br />

ad affrontare la morte. <strong>La</strong> nutrice Anna, Talbot e Leicester si raccolgono commossi per vedere<br />

<strong>Maria</strong> un’ultima volta. <strong>Maria</strong> appare vestita a lutto e implora perdono per tutti i suoi nemici: circondata<br />

dalle guardie e accompagnata da Anna, si avvia al supplizio.

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