HEARTLINE HSM Genoa Cardiology Meeting - Aristea
HEARTLINE HSM Genoa Cardiology Meeting - Aristea
HEARTLINE HSM Genoa Cardiology Meeting - Aristea
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
110<br />
Monitoraggio in remoto<br />
dei pazienti portatori di ICD e CRT<br />
Daniele Molini<br />
S.C. Cardiologia, Ospedale Galliera, Genova<br />
Nel corso degli ultimi anni sono stati pubblicati i risultati di importanti studi sulla terapia<br />
dello scompenso cardiaco (Companion, Care-HF, SCDeHFT) che hanno dimostrato, in modo<br />
denitivo, l'efcacia dei debrillatori automatici, nel ritardare l'evento morte e della stimolazione<br />
biventricolare (CRT), nel migliorare la qualità di vita e ridurre la mortalità nei pazienti<br />
arruolati.<br />
Risultati così importanti hanno indotto le società scientiche ad aggiornare le proprie Linee<br />
Guida della terapia dello scompenso cardiaco, riportando in classe 1 l'indicazione a sottoporre<br />
i pazienti con scompenso cardiaco e con severa compromissione della funzione sistolica<br />
del ventricolo sinistro ad impianto di ICD e CRT.<br />
Ad un aumento del numero di impianti ha fatto seguito un ancora maggiore numero di controlli<br />
elettronici ambulatoriali. Infatti gli ICD ed i CRT richiedono una gestione molto più<br />
complessa rispetto ai pacemaker. L'aritmologo ora deve controllare dispositivi complessi<br />
e pazienti a loro volta delicati ed instabili.<br />
Gli ICD ed i CRT forniscono numerose informazioni utili ai ni clinici ma richiedono una<br />
programmazione personalizzata per garantire risultati efcaci nella terapia del paziente. E<br />
ancora gli ICD presentano malfunzionamenti, del dispositivo o degli elettrocateteri, con una<br />
incidenza rilevante rispetto ai pacemaker. Inoltre una programmazione non adeguata, non<br />
solo vanica la terapia, ma espone il paziente a rischi anche gravi (shock inappropriati).<br />
Quindi, se il monitoraggio remoto dei pacemaker offre indubbi vantaggi organizzativi e può<br />
migliorare la qualità di vita dei pazienti ed anche dei medici, nel caso dei pazienti portatori<br />
di ICD e CRT credo che il monitoraggio remoto sia necessario al ne di ottenere i migliori<br />
risultati di gestione clinica ed elettronica.<br />
Oggi in Italia sono ormai decine di migliaia i pazienti seguiti in remoto. Purtroppo questo<br />
avviene in modo non omogeno, cioè esistono alcuni Centri in cui il monitoraggio remoto è<br />
diffusamente utilizzato a fronte di altri centri dove questo non avviene. Gli ostacoli alla diffusione<br />
dell'HM sono rappresentati da problemi organizzativi, di responsabilità medico legale,<br />
di mancato riconoscimento delle prestazioni da parte del Servizio Sanitario Nazionale.<br />
L'esperienza dell'Ospedale Galliera è nata dalla necessità di aumentare la sicurezza dei pazienti<br />
portatori di ICD e CRT-D ai quali era stato impiantato un elettrocatetere che successivamente<br />
ha dimostrato performance inferiori rispetto agli standard, e per i quali l' azienda<br />
produttrice ha emesso un avviso di sicurezza.<br />
A tal ne HM si è dimostrato efcace e semplice da usare.