HEARTLINE HSM Genoa Cardiology Meeting - Aristea
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1 2<br />
Fig 1<br />
Suddivisione dei pazienti<br />
in base al Centro inviante<br />
esperienza abbiamo avuto una mortalità intraprocedurale del 2, % e intraospedaliera del<br />
6,8% ; pertanto i risultati nora conseguiti presso l’Ospedale San Martino sono allineati con<br />
i migliori tra quelli nora presentati.<br />
È necessario ricordare alcuni concetti. La TAVI è una procedura che viene effettuata su pazienti<br />
ad alto rischio per età e comorbidità; di conseguenza il vericarsi di una complicanza<br />
grave durante o dopo la procedura rappresenta sempre un problema di difcile soluzione,<br />
soprattutto se si rende necessario eseguire una sternotomia o allestire una CEC in emergenza,<br />
dal momento che esse erano state controindicate in precedenza. Inoltre eseguire<br />
una TAVI e gestirne le possibili complicanze presuppone la stretta collaborazione tra diversi<br />
specialisti, che devono prendere parte ad ogni decisione clinica riguardante il paziente lavorando<br />
come un team. Inne, non si dispone ancora di dati sul follow-up a lungo termine<br />
dei pazienti sottoposti a TAVI, né sulla performance a lungo termine delle bioprotesi impiantate<br />
con tale tecnica.<br />
Il nostro gruppo si trova ad operare in Liguria, la regione italiana con l’età media più elevata<br />
e quindi ad alta prevalenza di pazienti affetti da stenosi aortica e potenzialmente trattabili<br />
con TAVI. D’altra parte la TAVI è una procedura che si può effettuare solo in Centri<br />
altamente specializzati e che dispongano di cardiochirurgia, emodinamica, rianimazione<br />
con esperienza cardiochirurgica; in Liguria l’Ospedale San Martino è l’unico che soddis<br />
questi requisiti. Il presupposto per una corretta gestione dei pazienti è un modello organizzativo<br />
che preveda la creazione di un Heart Team composto anche dai Cardiologi degli<br />
altri Ospedali Liguri. Nella Figura 1 viene illustrata la distribuzione dei pazienti in base al<br />
Centro inviante.<br />
In conclusione, attualmente i pazienti da trattare mediante TAVI rimangono quelli per i quali<br />
esista una controindicazione alla sostituzione valvolare aortica, o per i quali tale intervento<br />
viene considerato eccessivamente rischioso. Queste valutazioni devono essere effettuate<br />
collegialmente da un gruppo di diversi specialisti. Ulteriori studi sono indispensabili per<br />
approfondire le nostre conoscenze sull’andamento clinico dei pazienti e per denire eventuali<br />
ampliamenti delle indicazioni alla TAVI.