HEARTLINE HSM Genoa Cardiology Meeting - Aristea
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• 1 insufcienza aortica paraprotesica importante con conseguente ipotensione acuta. Il<br />
paziente è stato sottoposto a una procedura di impianto valve-in-valve ed è stata inoltre<br />
allestita una circolazione extracorporea femoro-femorale in emergenza. Il paziente è<br />
deceduto in sala di emodinamica<br />
Per quanto riguarda le TA-AVI abbiamo avuto le seguenti (2 %) complicanze a 0 giorni:<br />
• 1 insufcienza ventricolare sinistra acuta che ha richiesto rianimazione cardiopolmonare<br />
prolungata in sala di emodinamica precedentemente all’impianto della protesi. Abbiamo<br />
proceduto immediatamente ad allestimento di una circolazione extracorporea<br />
femoro-femorale, la protesi è stata correttamente impiantata nel contesto della stessa<br />
seduta ed il paziente è stato svezzato dalla CEC. Il paziente è deceduto in X giornata in<br />
seguito a sindrome da bassa portata irreversibile<br />
• 1 occlusione acuta del tronco comune della coronaria sinistra, immediatamente successiva<br />
all’impianto. La lesione è stata trattata con successo mediante PTCA + stenting<br />
del TC, il paziente è stato dimesso dall’ospedale ed era vivo a 0 giorni<br />
• 1 (2 %) complicanza emorragica. Il paziente è deceduto in III giornata postoperatoria in<br />
seguito ad anemizzazione acuta; non era presente sangue in cavo pericardico e non è<br />
stato possibile identicare la sede di origine dell’anemia.<br />
Nessun paziente tra quelli sottoposti a TA-AVI o TF-AVI ha necessitato dell’impianto di un<br />
pace-maker permanente. In nessun caso è insorta una insufcienza renale acuta tale da<br />
richiedere terapia emodialitica. Inne, non si sono vericati stroke a 0 giorni. I risultati a<br />
0 giorni sono riassunti in Tabella 2.<br />
Discussione<br />
La stenosi valvolare aortica severa sintomatica è una patologia frequente nella popolazione<br />
generale e ha una prognosi infausta se non trattata. La terapia medica da sola non<br />
è efcace nel migliorare la sopravvivenza dei pazienti affetti da tale patologia e la sostituzione<br />
valvolare aortica è un’opzione terapeutica valida e sicura per la maggior parte dei soggetti.<br />
Tuttavia, esiste un sottogruppo di pazienti di entità non trascurabile (circa il 0% dei<br />
pazienti con età > 7 anni) per i quali la chirurgia è controindicata o comunque considerata<br />
a rischio troppo alto. Alcuni di questi, qualora soddisno requisiti clinici e anatomici che<br />
sono stati deniti dalla comunità scientica, possono essere trattati mediante TAVI.<br />
Dal 2002 ad oggi sono stati intrapresi numerosi studi con l’obiettivo di dimostrare la reale<br />
efcacia della TAVI, che si sta affermando come superiore alla terapia medica per questi<br />
pazienti. Il PARTNER trial, il primo trial randomizzato multicentrico designato per confrontare<br />
la TAVI con la terapia medica, conferma questa tesi.<br />
Presso l’Ospedale San Martino di Genova abbiamo impiantato no ad oggi 88 bioprotesi in<br />
sede aortica per via transfemorale, transapicale o transascellare. Nella nostra esperienza<br />
la TAVI è un’opzione terapeutica valida per i pazienti anziani affetti da stenosi valvolare<br />
aortica severa sintomatica per i quali non sia indicata la terapia chirurgica. La mortalità e<br />
l’incidenza di complicanze a cui sono andati incontro i nostri pazienti sono in linea con<br />
quelle riportate in letteratura. Le principali casistiche disponibili riportano una mortalità intraprocedurale<br />
tra il e il 10% ed una mortalità a 1 mese tra il 10 e il 1 %. Nella nostra<br />
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