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HEARTLINE HSM Genoa Cardiology Meeting - Aristea

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Protocollo di Gestione<br />

dell'Infarto Miocardico Acuto<br />

a ST sopraslivellato (STEMI)<br />

nell’ambito della Regione Liguria<br />

A cura del Gruppo Collaborativo Interdisciplinare della Regione Liguria per il Percorso di<br />

Cura dello STEMI<br />

F. Abbadessa, F. Arcidiacono, P. Ballarino, D. Bartolini, P. Bellotti, L. Beringheli, F. Bermano,<br />

L. Borgo, M. Brignole, F. Chiarella, M. Comaschi, P. Cremonesi, R. Delno, F. Della Rovere,<br />

C. Del Prato, S. Domenicucci, S. Esposito, S. Ferlito, R. Griffo, P. Iannoni, G. Lerza, G. Mazzotta,<br />

F. Miccoli, P. Moscatelli, G. Orengo, E. Puggioni, G. Regolini, P. Rubartelli, P. Spirito, F.<br />

Torracca, M. Zanna<br />

Presentazione di Marco Comaschi<br />

Introduzione<br />

Ridurre la mortalità nei pazienti con STEMI rimane l’obiettivo a cui tendono tutti gli sforzi<br />

terapeutici, pertanto cruciale diventa anche ridurre il tempo tra il primo contatto medico e<br />

l’inizio di una strategia riperfusiva volta a salvare quanto più muscolo cardiaco possibile,<br />

secondo l’ormai consolidata evidenza che il tempo è muscolo.<br />

Le due terapie riperfusive attualmente disponibili sono l’angioplastica coronarica (PCI) e la<br />

brinolisi. Chiedersi quale sia l’opzione immediatamente utilizzabile in un determinato limite<br />

temporale è prioritario nella decisione su quale strategia seguire dopo la diagnosi di<br />

STEMI, piuttosto che considerare semplicemente quale trattamento offra i maggiori bene-<br />

ci da un punto di vista teorico, senza tener conto dei tempi e della quantità di tessuto cardiaco<br />

ischemico che sta andando incontro a necrosi.<br />

Sebbene l’angioplastica primaria sia il trattamento di scelta quando può essere effettuata<br />

entro 90 – 120 minuti dal primo contatto medico, a volte non è possibile praticarla nella<br />

nestra temporale utile. La procedura, inoltre, oltre che dal fattore tempo dipende da altri<br />

due aspetti importanti: dall’esperienza dell’operatore e dal volume di procedure del Centro.<br />

E’, infatti, ormai acquisito che la mortalità risulta signicativamente più alta nei Centri<br />

e per gli operatori “low – volume”.<br />

E’ dimostrato, inoltre, che i vantaggi dell’angioplastica spesso si annullano quando il ritardo<br />

per l’esecuzione della PCI, rispetto al tempo necessario per eseguire la trombolisi, è<br />

superiore a 60 minuti. I vantaggi variano considerevolmente in funzione di alcuni fattori<br />

come l’età e il rischio emorragico del paziente, il tempo trascorso dall’inizio dei sintomi, la<br />

sede dell’infarto. Nella scelta della terapia riperfusiva questi fattori devono essere valutati<br />

attentamente. In molti casi è opportuno, quindi, considerare la brinolisi precoce da effettuarsi<br />

anche in ambito pre – ospedaliero e la disponibilità di una PCI di routine o di salvataggio<br />

da eseguirsi nei casi di non completa risoluzione del tratto ST all’ECG.<br />

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