HEARTLINE HSM Genoa Cardiology Meeting - Aristea
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Prasugrel<br />
Anche il Prasugrel è un profarmaco appartenente alle tienopiridine che viene trasformato<br />
attivamente in una molecola che lega in modo irreversibile il recettore P2Y12. Il primo passaggio<br />
metabolico avviene ad opera delle esterasi plasmatiche che danno luogo ad un tiolattone<br />
intermedio; il secondo passaggio è invece mediato dai citocromi epatici. Rispetto<br />
al clopidogrel , il passaggio citocromico epatico è singolo (e non doppio come per il clopidogrel)<br />
e non dipende dal polimorsmo genetico né dalla interazione con altri farmaci. Ne<br />
risulta una inibizione piastrinica più rapida e potente, ma soprattutto priva di risposte signicativamente<br />
differenti tra individui.<br />
L’inibizione piastrinica si rileva entro 1 - 0 minuti dalla somministrazione di 60mg di Prasugrel<br />
e si ottiene una inibizione del 60-70% entro 2- ore. Con il mantenimento a 10mg<br />
si osserva una inibizione del 0% dell’attività piastrinica che torna a valori ormali dopo<br />
7-10 giorni dalla sospensione della terapia. L’inibizione piastrinica è dose dipendente anche<br />
se dosi più alte di 60mg non sono state testate. L’utilizzo della dose da carico comporta una<br />
inibizione piastrinica più rapida e sostenuta. Con Prasugrel non si evidenzia resistenza al<br />
trattamento ed i pazienti che non rispondono a Clopidogrel raggiungono una inibizione ef-<br />
cace in breve tempo dopo switch terapeutico.<br />
Prasugrel è stato studiato in varie condizioni cliniche . Nello studio TRITON TIMI 8 Prasugrel<br />
si è dimostrato efcace, rispetto a Clopidogrel, nel ridurre gli eventi ischemici al prezzo<br />
di un maggior rischio di emorragie nei pazienti con sindrome coronarica acuta avviati alla<br />
PCI. Questo rischio emorragico è stato osservato maggiormente nei soggetti anziani ed in<br />
quelli con basso peso corporeo. Il beneco aggiuntivo rispetto a Clopidogrel è stato tuttavia<br />
rilevato nei diabetici e nei pazienti con STEMI avviati alla PCI.<br />
Come risultato, le linee guida ESC del 2011 raccomandano l’uso di Prasugrel con dose di<br />
carico di 60mg e successivo mantenimento a 10mg nei pazienti che non assumono già inibitori<br />
P2Y12 (specie se diabetici) in cui è nota l’anatomia coronarica e sono avviati all’angioplastica<br />
sempre che non vi siano rischi di sanguinamento che mettono a rischio la vita<br />
o altre controindicazioni .<br />
Ticagrelor<br />
Il Ticagrelor agisce direttamente sul recettore P2Y12 con una inibizione dell’attività piastrinica<br />
del 0-60% dopo 2 ore dalal dose di carico di 180mg. La dose di mantenimento è<br />
di 90mg bid e mantiene il grado di inibizione per breve tempo dopo la sospensione. Rispetto<br />
a Clopidogrel questo farmaco produce una inibizione piatrinica più precoce e più potente<br />
e sostenuta. Inoltre, inibisce le piastrine anche nei pazienti “resistenti” al Clopidogrel con<br />
un effetto che non dipende dal grado di inibizione raggiunto in precedenza. Il Cangrelor, è<br />
un farmaco simile, utilizzabile per via endovenosa. L’inibizione piastrinica di Cangrelor si osserva<br />
dopo 1 minuti, lo steady state è raggiunto a 0 minuti e cessa dopo un’ora dalla sospensione<br />
della terapia.<br />
Ticagrelor è un farmaco di grande interesse ; infatti non necessita di un passaggio epatico<br />
prima di agire, ed è attivo n dal suo assorbimento. Rispetto a Clopidogrel, dopo dosa di<br />
carico, l’inibizione piastrinica inizia più precocemente, comporta una maggior inibizione<br />
piastrinica (70-90% vs 0-60%) e cessa più rapidamente.<br />
Nello studio PLATO, condotto in pazienti con SCA NTEMI a rischio moderato ed alto e STEMI<br />
avviati alla PCI Ticagrelor è stato confrontato vs Clopidogrel per un anno. L’end-point pri-<br />
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