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HEARTLINE HSM Genoa Cardiology Meeting - Aristea

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Tabella 3<br />

Curva di sopravvivenza<br />

Complicanze<br />

• 1 paziente è stato necessario 1 impianto valve-in-valve per IAo paraprotesica importante.<br />

• 2 pazienti dovevano essere inizialmente sottoposti a TF-AVI, ma è stata eseguita solo la<br />

valvuloplastica per inadeguatezza dell’asse arterioso iliaco-femorale; uno di questi è<br />

stato poi sottoposto a TA-AVI, l’altro a TAVI transascellare.<br />

• 7 (8 ,2%) pazienti sono stati sottoposti a TF-AVI, 12 (1 ,7%) a TA-AVI e 1 (1,2%) a<br />

TAVI transascellare.<br />

• 6 (6,9%) pazienti sono deceduti a 0 giorni, di cui ( , %) erano stati sottoposti a<br />

TF-AVI e 2 (16,7%) a TA-AVI.<br />

• I 2 pazienti deceduti durante la procedura erano stati sottoposti a TF-AVI. Occorre precisare<br />

che il dato di mortalità dei pazienti sottoposti a TA-AVI è inuenzato dal fatto che il<br />

numero di pazienti è minore e dal fatto che uno dei pazienti deceduti aveva comorbidità<br />

respiratoria e renale ed era stato precedentemente sottoposto a bypass aortocoronarico.<br />

Per quanto riguarda le TF-AVI abbiamo avuto 1 complicanze totali a 0 giorni, pari al 20%<br />

dei pazienti, distribuite nel seguente modo:<br />

• 11 (1 ,7%) complicanze vascolari maggiori, tutte localizzate in sede iliaco-femorale e<br />

tutte trattate con successo. In casi è stata necessaria una revisione chirurgica dell’arteria<br />

femorale e in 7 casi è stato posizionato un device endovascolare (endoprotesi o<br />

stent). Non si è vericato nessun ematoma retroperitoneale<br />

• 2 (2,7%) emopericardi con tamponamento cardiaco in seguito a perforazione del ventricolo<br />

destro da parte di un catetere stimolatore temporaneo. Entrambi questi pazienti<br />

sono stati trattati mediante pericardiocentesi e posizionamento di drenaggio pericardico<br />

in giornata operatoria. Entrambi sono stati dimessi dall’ospedale senza ulteriori complicanze<br />

ed erano vivi a 0 giorni<br />

• 1 (1, %) occlusione acuta del tronco comune della coronaria sinistra, vericatasi immediatamente<br />

dopo l’espansione della protesi. L’occlusione è stata determinata dal ribaltamento<br />

della cuspide coronarica sinistra della valvola nativa sull’ostio coronarico.<br />

L’occlusione ha causato immediato arresto cardiocircolatorio irreversibile; è stato tentata<br />

una PCI in emergenza senza risultato e il paziente è deceduto in sala di emodinamica

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