HEARTLINE HSM Genoa Cardiology Meeting - Aristea
HEARTLINE HSM Genoa Cardiology Meeting - Aristea
HEARTLINE HSM Genoa Cardiology Meeting - Aristea
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
I dati clinici a tre anni del Trial HORIZONS AMI pubblicati sul numero del Giugno 2011, di The<br />
Lancet hanno confermato e rafforzato i vantaggi offerti dal trattamento dei pazienti con<br />
STEMI con la bivalirudina rispetto alla combinazione tra eparina non frazionata ed inibitore<br />
GPIIb/IIIa già evidenti a un anno (1 ) . Dopo anni, il trattamento con sola bivalirudina rispetto<br />
all'eparina più un GP IIb / IIIa inibitore portato a tassi signicativamente ridotto di mortalità<br />
per qualsiasi causa ( .9% vs 7.7%), la mortalità cardiaca (2.9% vs .1%; Figura 6) reinfarto<br />
(6,2% vs 8,2%) e di emorragie maggiori non correlate alla chirurgia di bypass graft (6.9%<br />
vs 10. %). Non ci sono state differenze signicative nell'incidenza di ischemia-driven rivascolarizzazione<br />
del vaso target, trombosi da stent, infarto, o composito eventi avversi.<br />
La notevole riduzione dei sanguinamenti maggiori nei primi trenta giorni garantita dalla bivalirudina<br />
si traduce in un benecio netto in termini di mortalità sia ad uno che a due anni.Questo dato<br />
è particolarmente importante se si considera che i criteri di inclusione ed esclusione del trial permettevano<br />
di includere pazienti ad alto rischio trombotico (tronco comune, malattia multivasale,<br />
diabetici, classe Killip III/IV) che teoricamente potrebbero più beneciare del trattamento con inibitori<br />
piastrinici (l’utilizzo in bail-out degli inibitori GPIIb/IIIa nel gruppo trattato con bivalirudina è<br />
stato solo del . %). Viceversa, i pazienti ad alto rischio di sanguinamento (pazienti trattati con<br />
terapia anticoagulante orale,severa anemia,storia di diatesi emorragica etc.) che potevano maggiormente<br />
beneciare del trattatamento con un farmaco che riduce i sanguinamenti come la bivalirudina<br />
risultano esclusi dallo studio (Tabella 1) e questo conferisce ancora più valore ai vantaggi<br />
garantiti dalla bivalirudina, che potrebbero essere ancora più rilevanti nel mondo reale.<br />
Criteri di esclusione del Trial HORIZONS AMI per alto rischio di sanguinamento<br />
• Pazienti già trattati (durante l’evento acuto in corso) con terapia trombolitica, LMWH o fondaparinux<br />
• Terapia anticoagulante orale in atto<br />
• Paziente con storia di diatesi emorragiche o coagulopatie note (tra cui HIT), o che riuta le<br />
trasfusioni sanguigne<br />
• Storia di massa intracerebrale, aneurisma, AVM, o ictus emorragico, ictus ischemico o TIA entro 6<br />
mesi o ogni decit neurologico permanente; emorragie gastriche o genitourinarie negli ultimi due<br />
mesi, o interventi di chirurgia maggiore entro 6 settimane; conta piastrinica recente o nota<br />