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CLAUDIO PIZZI LEZIONI DI FILOSOFIA DELLA SCIENZA a. a. 2010­2011

CLAUDIO PIZZI LEZIONI DI FILOSOFIA DELLA SCIENZA a. a. 2010­2011

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alla verità, verità che resta un ideale a cui la scienza si avvicina<br />

asintoticamente.<br />

Bisogna sottolineare ancora che Popper non si interessa della questione della<br />

significanza. Criticare la metafisica non vuol dire negare la significanza dei suoi<br />

enunciati. Sarebbe sciocco pensare che Aristotele o Cartesio dicessero cose prive<br />

di senso (incidentalmente Popper negli ultimi anni ammise di essere sempre stato<br />

un dualista cartesiano, cioè di aver sempre creduto nel dualismo di spirito e<br />

materia). In realtà non solo buona parte della metafisica è dotata di senso, ma è<br />

accaduto che la metafisica ha preparato il terreno alla scienza o l’ha<br />

accompagnata interferendo positivamente con questa. Il tema della relevant<br />

Metaphysics è stato sviluppato dopo il 60 soprattutto dalla sua scuola, che ne ha<br />

fatto un motivo caratterizzante.<br />

Quine e Popper rappresentano due modi diversi di criticare il positivismo<br />

logico pur restando fedeli , in un certo senso, al suo spirito. Per quanto lontani,<br />

ambedue hanno in comune il rifiuto di considerare la teoria come una<br />

costruzione “estratta” tramite qualche tipo di astrazione dalle esperienze<br />

osservative. Secondo Popper questa idea non fa che perpetuare il mito<br />

baconiano secondo cui i concetti astratti, le teorie , le leggi ecc. sono derivati<br />

dalle osservazioni così come il vino è derivato dalla spremitura dei chicchi di<br />

uva. è stato facile obiettare a Popper che di fatto la sua concezione usa più<br />

induzione di quanto lui miri a far apparire. Quella che Popper chiama “gradi di<br />

corroborazione” – cioè gradi di resistenza ai test falsificanti – assomigliano ai<br />

gradi di conferma carnapiani. Ma, soprattutto, accade che per effettuare un test<br />

falsificante c’è bisogno di usare strumenti sicuri e collaudati ­ p.es. telescopi,<br />

barometri ecc. : e tale sicurezza può solo essere stabilita con ripetute esperienze,<br />

cioè in fin dei ca di tipo induttivo. Detto altrimenti, dobbiamo presupporre la<br />

persistenza di certi oggetti e la stabilità di un certo numero di loro qualità, cioè<br />

ammettere qualche variante del principio che una volta veniva chiamato di<br />

Uniformità della Natura. In ogni caso, i test verificanti o falsificanti vanno<br />

ripetuti un certo numero di volte almeno finchè non danno un risultato che si<br />

giudica sicuro. è accaduto per esempio per l’esperimento di Michelson­Morley<br />

che è stato escogitato per refutare o confermare l’esistenza dell’etere cosmico ed<br />

è stato ripetuto diverse volte con risultati alterni. Qui Popper risponde alla<br />

critica proponendo un tipo speciale di convenzionalismo: sono gli scienziati che,<br />

con un accordo tacito o esplicito, convengono che un certo asserto (asserto­base)

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