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CLAUDIO PIZZI LEZIONI DI FILOSOFIA DELLA SCIENZA a. a. 2010­2011

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Reichenbach la probabilità di A entro una classe B (PrA|B) è il limite a cui<br />

tendono con il crescere di n le frequenze osservate di A in un campione di n<br />

elementi tratti da B. Se i limiti a cui tendono le frequenze di tutte le facce<br />

diremo che tutte le facce sono equiprobabili.<br />

è chiaro che c´ é una difficoltà del concetto di limite usato dai frequentisti,<br />

che non e´sicuramente uguale a quello usato in matematica. Il limite non<br />

puòessere calcolato con qualche algoritmo, anche perchè non c´ è nessuna<br />

garanzia logica che tale limite esista. Asserire che il limite esiste significa<br />

asserire il postulato dell’ uniformitàdella natura che, per quanto si è già detto, è<br />

controverso. In termini probabilistici l’asserto che la frequenza tende alla<br />

probabilità teorica e´detto postulato empirico del caso, e non è affatto un<br />

teorema del calcolo delle probabilità. Sfortunatamente a volte viene confuso con<br />

la legge dei grandi numeri, cioè con il c.d. teorema di Bernoulli<br />

Lim (n ∞) Pr [ | s/n –p| < ε ] =1<br />

Se il campione osservato deve essere rappresentativo della sequenza, come<br />

abbiamo già detto, deve inoltre avere delle proprietà di perfezione, prima di tutto<br />

quella di essere “casualità” , “irregolare” o “random”. Certo un dispositivo<br />

come il dado o la roulette tale casualità dovrebbe essere garantita dalla natura del<br />

dispositivo stesso. Ma questo non vale per classi di fatti che non dipendono dalla<br />

costruzioni di meccanismi aleatori. Le proprietà che dovrebbero possedere<br />

questi insiemi ­campione sono state oggetto di varie speculazioni matematiche.<br />

Si è cercato, a partire da von Mises, di definire le proprietà di un insieme<br />

essenzialmente irregolare. Sembra in effetti che ci sia qualcosa di paradossale nel<br />

trovare un insieme di regole per generare una sequenza irregolare. Si sono<br />

trovati in compenso buoni risultati empirici per la generazione di sequenze<br />

“pseudocasuali” (si noti che la sequenza dei decimali di π non puòdirsi<br />

irregolare in senso tecnico, anche se di fatto nessuno ha trovato una regolarità nel

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