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CLAUDIO PIZZI LEZIONI DI FILOSOFIA DELLA SCIENZA a. a. 2010­2011

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necessario possedere il concetto di numero. In compenso, possiamo definire la<br />

nozione di numero cardinale mediante la nozione di corrispondenza biunivoca.<br />

Possiamo creare l’insieme di tutti gli insiemi che possono essere messi in<br />

corrispondenza con l’insieme formato da Romolo e Remo e chiamarlo “Numero<br />

2”. Allo stesso modo, possiamo formare l’insieme di tutti gli insiemi che si<br />

possono mettere in corrispondenza biunivoca con l’insieme dei Tre Moschettieri<br />

e chiamarlo “numero 3” e così via all’infinito. Lo zero sarà ovviamente l’insieme<br />

formato dall’insieme vuoto.<br />

Frege fa vedere come le operazioni dell’aritmetica ­ Somma,<br />

sottrazione,moltiplicazione, divisione ­ si possono definire in termini<br />

insiemistici.<br />

In quegli anni un italiano, Giuseppe Peano, aveva formulato gli assiomi per<br />

l’aritmetica (aritmetica di Peano) e Frege fece vedere che questi assiomi si<br />

potevano derivare dalla teoria degli insiemi e quindi indirettamente dalla logica.<br />

I rami superiori dell’aritmetica –calcolo delle probabilità, calcolo<br />

infinitesimale, teoria dei numeri complessi, ecc. per Frege erano costruibili come<br />

rami dell’aritmetica, e quindi indirettamente come rami della logica.<br />

Questa imponente costruzione concettuale, che Frege chiamava programma<br />

logicista, rappresentava il primo tentativo di dare un fondamento alle scienze<br />

formali assicurando nelle stesso tempo ad esse un linguaggio comune e un<br />

insieme di regole di ragionamento perfettamente codificate, offerte dalla logica.<br />

è degno di nota che in questo programma veniva rovesciato il rapporto tra logica<br />

e matematica che altri, come Gorge Boole, avevano esplorato con successo.<br />

Secondo Boole la logica si poteva ricostruire come un ramo particolare<br />

dell’algebra interpretando le variabili x,y,z… coma classi di oggetti e i segni .,+,­<br />

come operazioni su classi. In tal modo Boole ricostruiva la parte valida della<br />

sillogistica aristotelica, ma non era in grado di rappresentare la logica di<br />

enunciati più complessi come quelli relazionali.<br />

Purtroppo questo ottimismo fondazionale era destinato a durare poco. Un<br />

giovane studioso inglese, Bertrand Russell, che intratteneva, già a 18 anni, un<br />

fitto carteggio con Frege, rilevò che il principio di comprensione, essenziale per

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