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CLAUDIO PIZZI LEZIONI DI FILOSOFIA DELLA SCIENZA a. a. 2010­2011

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metodi “finitisti”, trattando le totalità infinite “come se “ esistessero realmente<br />

alla stregua delle totalità finite. Il problema è arduo perchè si tratta di operare<br />

senza ricorrere al cosiddetto principio di induzione matematica, che entra in<br />

gioco quando cerchiamo di dimostrare che infiniti oggetti godono di una stessa<br />

proprietà. Siano a0….. an,an+1….. infiniti oggetti a cui venga associato un<br />

numero naturale. Se voglio dimostrare, p.es. che sono tutti divisibili per due,<br />

dimostro in primo luogo che a0 è divisibile per 2 e poi, ipotizzando che un<br />

qualsiasi an sia divisibile per due, dimostro che il successivo a n+1 è pure<br />

divisibile per 2.<br />

Senza questo principio è impossibile dimostrare teoremi anche molto<br />

semplici, per es.<br />

Per ogni x,y,z : x +(y +z) = (x +y) + z<br />

La logica opera ora come teoria della dimostrazione o “metamatematica”,<br />

cioè come insieme di metodi atti a dimostrare dagli assiomi le proposizioni<br />

matematiche anche intuitivamente semplici, come a=a (teoria della<br />

dimostrazione) e a stabilire la consistenza dei sistemi formali. Gli enunciati di<br />

contenuto infinitario vengono trattati come complessi simbolici soggetti a regole<br />

precise e quindi depotenziati della loro portata metafisica.<br />

Von Neumann riuscì a dimostrare la consistenza di un sistema più debole<br />

dell’aritmetica di Peano, l’aritmetica con induzione limitata a proprietà non<br />

infinitarie. C’ era la speranza che si potesse arrivare in pochi anni a dimostrare lo<br />

stesso risultato per l’aritmetica di Peano.<br />

Un problema strettamente collegato è quello della decidibilità. Un sistema è<br />

decidibile quando in un tempo finito si può stabilire se un enunciato gli<br />

appartiene oppure no. Come disse Hilbert a un famoso convegno, il problema<br />

della decisione è il problema fondamentale delle scienze formali.<br />

Il problema della consistenza dell’aritmetica è il problema di sapere in tempo<br />

finito (quindi di decidere) se una contraddizione, p.es. 0≠ 0, appartiene o no ad

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