CLAUDIO PIZZI LEZIONI DI FILOSOFIA DELLA SCIENZA a. a. 20102011
CLAUDIO PIZZI LEZIONI DI FILOSOFIA DELLA SCIENZA a. a. 20102011
CLAUDIO PIZZI LEZIONI DI FILOSOFIA DELLA SCIENZA a. a. 20102011
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infiniti fatti atomici. Per questo è necessario introdurre dei simboli appositi, i<br />
quantificatori, che ci consentano non solo di rappresentare proposizioni<br />
universali come U ma di distinguerle da altre più deboli come<br />
(E) “qualche uomo è mortale” .<br />
Gottlob Frege, il padre della logica contemporanea, introdusse una notazione e<br />
un insieme di regole per questi operatori (i quantificatori), in modo che U ed E<br />
vengono rese rispettivamente da queste due formule: ∀x(Ux ⊃ Mx) e ∃ x(Ux ∧<br />
Mx). In questo linguaggio con soggetti e predicati avremo un numero infinito di<br />
predicati U, M, S…. e un numero infinito di variabili x,y,z… che sono, come si<br />
dice, vincolate dai quantificatori.<br />
I predicati possono essere semplici ma anche relazionali, come “avere un<br />
padre”. Per esempio “ogni corvo ha un padre” diventa una formula complessa<br />
come ∀x(Cx ⊃ ∃y Pyx). Come abbiamo visto, i neopositivisti sosterranno in<br />
seguito che questo linguaggio standardizzato è il linguaggio ideale della scienza,<br />
e che compito primario dello scienziato è parafrasare il linguaggio ordinario<br />
in questo linguaggio perfetto.<br />
Con Frege per la prima volta la logica riceve un’assiomatizzazione. Viene<br />
cioè stabilito un insieme di enunciati fondamentali da cui, mediante regole<br />
molto semplici, si è in grado di derivare la totalità delle leggi logiche,<br />
proposizionali e quantificate, sotto forma di teoremi. Ma c’è di più: Frege ritiene<br />
che dagli assiomi della logica si possa derivare, mediante la logica stessa, tutta la<br />
teoria degli insiemi e tutta l’aritmetica. Si noti infatti che “essere un insieme” è<br />
un predicato come un altro e le due relazioni di appartenenza e di inclusione<br />
sono relazioni né più né meno come “padre di” e si possono quindi rappresentare<br />
entro la logica dei quantificatori. Per il resto, è ovvio che intersezione, unione e<br />
complementazione si possono rappresentare mediante i connettivi proposizionali<br />
di congiunzione, disgiunzione e negazione rispettivamente (p.es. l’insieme delle<br />
cose rosse e quadrate è l’intersezione dell’ insieme delle cose rosse con le cose<br />
quadrate)<br />
è degno di nota che le funzioni , tanto matematiche che non matematiche<br />
(p.es. quella che correla peso e statura di un individuo) si lasciano rappresentare<br />
come relazioni di tipo particolare , cioè relazioni della forma moltiuno. Una<br />
particolare funzione è la corrispondenza biunivoca, che mette in correlazioni<br />
insiemi della stessa numerosità, p.es. l’ insieme formato da Romolo e Remo e<br />
quello formato da Caino e Abele. Per stabilire questa corrispondenza non è