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CLAUDIO PIZZI LEZIONI DI FILOSOFIA DELLA SCIENZA a. a. 2010­2011

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modo in cui si succedono questi decimali: la si può comunque usare “di fatto”<br />

come matrice per sequenze numeriche casuali).<br />

Il frequentismo è diventato il punto di vista dominante presso gli statistici,<br />

dato che la nozione di probabilità che essi usano è di fatto quella frequentista.<br />

Le difficoltà comunque non mancano. Ci limitiamo a citare queste:<br />

a) la definizione statistica di probabilità non soddisfa gli assiomi di Kolmogorov<br />

per tutti i valori.<br />

b) per i frequentisti la probabilità descrive una frequenza entro una classe di<br />

riferimento: quindi non ha senso assegnare un valore di probabilità a eventi<br />

singoli ma solo a tipi di evento, p.es. “uscita del 2” . Non ha senso parlare di<br />

probabilità dell’ evento “uscita del 2 al terzo lancio”. Una variante del<br />

frequentismo detta “propensionismo” ha cercato di dare una risposta a questo<br />

problema tenendo conto delle condizioni in cui si verificano i singoli eventi. Se<br />

per esempio al terzo lancio il dado è zavorrato , ha un senso chiedersi qual è la<br />

probabiilità dell’uscita di 2 al terzo lancio. In questa visione la probabilità<br />

diventa una propensione di un dato dispositivo a produrre certi risultati in<br />

condizioni date.<br />

c) La corrente di filosofia della probabilità che ha avuto maggiori e crescenti<br />

consensi negli ultimi anni è quella soggettivista, dovuta a F.P. Ramsey e<br />

soprattutto al matematico italiano Bruno de Finetti. I soggettivisti ritengono che<br />

ci sono tante probabilità quanti sono i soggetti, dato che la probabilità è solo<br />

misura del grado di credenza soggettiva. Le probabilità iniziali vengono accettate<br />

osservando il comportamento dei soggetti nello scommettere. Supponiamo che il<br />

soggetto, trattando con un allibratore, accetti di scommettere 10 euro sulla<br />

vittoria di un cavallo per ricevere in cambio 100 euro. Vuol dire che considera<br />

rischiosa questa scommessa: il c.d. “quoziente di scommessa” 10/100 misura il<br />

grado di fiducia nel verficarsi dell’evento, e precisamente la probabilità del 10%

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