CLAUDIO PIZZI LEZIONI DI FILOSOFIA DELLA SCIENZA a. a. 20102011
CLAUDIO PIZZI LEZIONI DI FILOSOFIA DELLA SCIENZA a. a. 20102011
CLAUDIO PIZZI LEZIONI DI FILOSOFIA DELLA SCIENZA a. a. 20102011
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trattabile nell'ambito della c.d. Teoria delle decisioni. Gli economisti adottano<br />
spesso l’idealizzazione per cui si rappresentano le credenze di un soggetto come<br />
quozienti di scommessa in condizioni di conoscenza completa o incompleta . C’è<br />
uno studio economico delle funzioni di utilità, dove l’utilità è il prodotto della<br />
probabilità del verificarsi di un evento per il guadagno ottenuto con il<br />
verificarsi dello stesso. Questi studi si saldano con i metodi della teoria dei<br />
giochi, fondata da von Neumann e Morgenstern e sviluppata da matematici come<br />
Nash. A parte la fecondità dell’interscambio tra economia e matematica su questi<br />
temi, bisogna tener conto che le strategie studiate da questi scienziati poggiano<br />
su alcune norme più o meno esplicite come : “bisogna massimizzare l’interesse<br />
atteso”, “bisogna evitare una perdita certa in un sistema di scommesse” ecc.<br />
Questo riapre una questione che inizialmente si è data per risolta accogliendo la<br />
tesi di Weber della avalutatività delle scienze umanosociali. In economia questo<br />
problema acquista significato particolare data la sua interazione con la politica.<br />
E' quasi scontato in economia identificare il benessere con la soddisfazione<br />
delle proprie preferenze egoistiche. Apparentemente questo sembra un<br />
postulato neutro; di fatto però implica che non si ha benessere se non come<br />
perseguimento di preferenze egoistiche, il che sembra avere una connotazione<br />
valutativa in quanto esclude altre definizioni diverse di benessere che potrebbero<br />
essere plausibili in contesti politici ed etici diversi. A volte, si potrebbe<br />
sostenere, le preferenze egoistiche non sono garanzia di benessere né per sé né<br />
per altri. Si pensi a un ragazzo che vuole andare in motorino senza casco perché<br />
tale è la sua preferenza e perché è convinto che questo sia il suo vantaggio. La<br />
sua convinzione potrebbe essere falsa, anzi di fatto lo è.<br />
Va inoltre osservato che il comportamento degli uomini reali non è<br />
invariabilmente egoistico, anche se le manifestazioni di altruismo potrebbero<br />
essere risultato di un calcolo più o meno consapevole. Ci sono animali, non solo<br />
uomini, che si sacrificano per salvare la specie, e sembra che questo sia scritto<br />
nel codice genetico (incidentalmente, in contrasto con la teoria di Darwin<br />
secondo cui tutti i nostri geni sono funzionale al vantaggio individuale). Sarebbe