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CLAUDIO PIZZI LEZIONI DI FILOSOFIA DELLA SCIENZA a. a. 2010­2011

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Ogni macchina di Turing è caratterizzata dall’insieme di istruzioni che<br />

descrivono il suo programma. Queste istruzioni sono rappresentate come<br />

quadruple di forma n1­n2­n3­n4 che si leggono così: se sei nello stato di<br />

memoria n1 e leggi il simbolo n2, fai l’operazione n3 e vai nello stato n4 . Il<br />

funzionamento della macchina è deterministico: la macchina non procede per<br />

sorteggi o “a casaccio” in nessun punto del processo.<br />

In termini concreti una MT si compone di un corpo centrale che può assumere<br />

stati diversi, ha un' unità di lettura e un' unità di scrittura che possono anche<br />

coincidere, poste in modo da ispezionare le caselle del nastro illimitato, e un<br />

meccanismo in grado di spostare il nastro a sinistra e a destra di un certo<br />

numero di posizioni. Il calcolo è una successione finita di applicazioni delle<br />

istruzioni partendo da una posizione fissata.<br />

Un esempio semplice di MT è una macchina che partendo da certe formule<br />

numeriche come input calcola come output il valore delle usuali funzioni<br />

aritmetiche (addizione, moltiplicazione ecc). Quando un problema è risolto –cioè<br />

quando è stato calcolato il valore della funzione­ la MT si ferma, mentre la<br />

mancata fermata (il preseguire all’infinito) indica la mancata soluzione del<br />

problema.<br />

La c.d. tesi di Church­Turing afferma che ogni funzione algoritmica (funzione<br />

ricorsiva) è calcolabile da una macchina di Turing e, viceversa, ogni funzione<br />

Turing­calcolabile è una funzione algoritmica. In particolare, ogni computer<br />

costruibile è un esempio particolare di macchina di Turing. Questa tesi (che ha la<br />

forma di una congettura) nonostante gli sforzi per trovare dei controesempi, è<br />

considerata ancor oggi valida.<br />

Secondo un punto di vista diffuso, le operazioni di un uomo che calcola si<br />

possono pensare come operazioni eseguibili da una macchina di Turing. Cosa<br />

implica questo asserto? Si vuole dire che il pensiero umano è meccanizzabile?<br />

Oppure, conversamente, che tutti i calcolatori si possono considerare come<br />

oggetti “pensanti” di tipo speciale? Possiamo dire sensatamente che le<br />

macchine pensano? Turing a questo proposito suggeriva un test (test di Turing)<br />

mirante a stabilire se una macchina può imitare un uomo al punto di ingannare<br />

un interrogante che non sappia se l’autore di una certa performance è un uomo<br />

o una macchina. Turing era ottimista sul futuro della computer science; riteneva<br />

infatti che nel giro del XX secolo il 70% della macchine avrebbero superato il<br />

test di Turing. Tale ottimismo può dirsi incoraggiato del fatto che oggi ci sono

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