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Imp. Di Guardo

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Mi chiese di far spegnere il lampeggiante e di posteggiare più<br />

lontano la prossima volta che fossi passato a prenderlo. “Sai<br />

qui si allarmano… e io vorrei evitarlo se possibile”.<br />

Aveva una grande paura che mi accadesse qualcosa. Accettava<br />

la vita blindata, ma voleva evitare ad ogni costo che qualcuno<br />

potesse pensare che la scorta fosse una sorta di status<br />

symbol.<br />

La presenza della scorta suscitò due tipi di reazioni in paese.<br />

Da un lato gli amici si allarmarono ancora di più, capirono<br />

e toccarono con mano l’esistenza di una condizione di pericolo.<br />

Altri prese lo spunto per nuovi attacchi. La vita sotto scorta<br />

per loro era una sorta di espediente elettorale, una trovata per<br />

raggranellare una manciata di voti giocando sull’emotività.<br />

Giudizi pesanti, taglienti, che non vale neppure la pena di ricordare.<br />

La prima reazione in questi casi è quella di chiamare in prefettura<br />

e dire di rifiutare la tutela, chiedere di essere lasciato<br />

solo. Stavo per farlo, ricordo che me lo impedirono mia moglie<br />

e i miei due figli maggiori. Avevo una responsabilità nei loro<br />

confronti. Mia moglie non si è mai intromessa nelle mie scelte,<br />

non si è mai lamentata, ha accettato i rischi senza battere ciglio,<br />

ma su quell’argomento fu irremovibile.<br />

La campagna elettorale la condussi assieme a Tano Grasso.<br />

Due esperienze diverse le nostre. Tano Grasso aveva “inventato”<br />

in un luogo come la Sicilia, dove, più che altrove, appariva<br />

improbabile qualunque forma di resistenza antimafia, la straordinaria<br />

esperienza del movimento dei commercianti contro<br />

il racket delle estorsioni a Capo d’Orlando.<br />

Le denuncie, il processo e la condanna degli estortori, la<br />

nascita di un’esperienza di lotta che mostrava all’intero paese<br />

che era possibile sconfiggere la mafia a patto che si riuscisse a<br />

stare uniti e a battersi con coraggio. Grasso era riuscito a creare<br />

tutto ciò all’indomani dell’assassinio di Libero Grassi che,<br />

paradossalmente, invece di gettare nello sconforto e nel terrore<br />

i commercianti, stimolò uno straordinario sentimento di rivolta.<br />

Due esperienze – dicevo – diverse le nostre, ma entrambe<br />

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