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Imp. Di Guardo

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gio era si candidato per la prima volta nel 1980 e non era stato<br />

eletto; ci aveva riprovato nel 1985 ottenendo solo 400 voti, ma<br />

alle elezioni del 1990 le sue preferenze erano arrivate a 1.500.<br />

Il primo degli eletti della Dc assieme al sindaco Salvatore Saglimbene.<br />

Un’ascesa inspiegabile. Assai simile al destino della<br />

moglie. La signora, una tranquilla casalinga che non si era mai<br />

sognata di far politica in vita sua, si era candidata a Mascalucia,<br />

risultando anche lei la prima degli eletti ed in breve diventa<br />

anche assessore. Una famiglia dalle carriere politiche a dir<br />

poco fulminanti.<br />

Parlai anche della vicenda della “Fiera di maggio”. Un’iniziativa<br />

gestita dall’assessore democristiano Nino Nicolosi, uno<br />

dei pupilli di Paolo Arena. Nel mese di maggio è radicata la<br />

tradizione di organizzare una fiera in paese. L’assessore Nicolosi<br />

pensò di fare le cose in grande, gonfiando innanzitutto i preventivi.<br />

Si arrivò ad approvare previsioni di spesa che erano<br />

state gonfiate sino al trecento per cento. L’intera manifestazione<br />

doveva svolgersi sotto un enorme pallone… gonfiato anche<br />

quello, non con il gas, ma con una lievitazione dei prezzi che<br />

portava l’intera operazione al costo di 700 milioni.<br />

Poi lo scandalo del pozzo Fisichella, che Pietro Saitta richiamava<br />

apertamente nelle sue confessioni. Per il suo acquisto,<br />

nel quale, secondo il pentito, era direttamente interessato<br />

il boss Mario Nicotra, il comune aveva deliberato di versare un<br />

anticipo di 800 milioni, senza alcuna garanzia.<br />

Infine, rivolgendomi a Reina, lo accusai di aver trasformato<br />

il suo assessorato nel “salotto” di Mario Nicotra. Il capomafia,<br />

poi ucciso in un agguato proprio sotto la sua casa-bunker nel<br />

centro del paese, il 16 maggio del 1989, aveva comunque un<br />

suo buon diritto nel pretendere i favori dei politici. Nelle elezioni<br />

del 1985 si era infatti dato un gran da fare per cercare<br />

voti. “Che male c’è – dirà poi Giuseppe Zappalà in un’intervista<br />

– Nicotra era amico del padre di Reina, il professor Alfio,<br />

primario dell’ospedale di Biancavilla”.<br />

Dopo l’intervento ero sfinito. Sapevo che ero andato oltre il<br />

segno. La paura mi si attaccò alla gola. Pensai alla mia fami-<br />

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