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Imp. Di Guardo

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lanza a Misterbianco, dove Zappalà era assessore alla pubblica<br />

istruzione; lo stesso servizio lo effettuava anche a Mascalucia,<br />

dove Zappalà era comandante dei vigili urbani.<br />

Ancora più incredibile la storia della scuola di Montepalma.<br />

In quella frazione la scuola era stata attaccata un paio di volte.<br />

Teppisti? Neanche per sogno. La prima ad escluderlo è la stessa<br />

direttrice dell’istituto, Vittoria Guzzardi. Racconta in un’intervista<br />

che i vandali che avevano devastato la scuola non avevano<br />

neppure toccato il denaro che aveva lasciato nella sua<br />

scrivania. <strong>Di</strong>strutta, invece, l’aula destinata agli handicappati.<br />

Lì c’erano le apparecchiature più costose. Dopo il raid, naturalmente,<br />

andavano sostituite. Nuova gara, nuovi soldi, nuovi<br />

guadagni. Gli ultimi che erano andati all’attacco della scuola<br />

erano entrati addirittura usando le chiavi. Avevano spaccato<br />

tutto, portato via fax e macchine per scrivere. Anche qui incredibili<br />

coincidenze. Tra coloro che avevano le chiavi della scuola<br />

vi erano gli addetti di una ditta che gestiva il servizio di pulizia,<br />

alcuni dei quali si erano distinti nella campagna elettorale<br />

per l’assessore Zappalà. L’assessore si era mostrato velocissimo<br />

a sostituire il materiale danneggiato. Fax e macchine da<br />

scrivere erano arrivati nella scuola solo due giorni dopo l’attacco<br />

dei teppisti con le chiavi.<br />

Zappalà non aveva badato a spese. Ricomprando tutto a peso<br />

d’oro da alcune ditte della zona, tra cui la “M.B. Italia” di Paternò.<br />

Una ditta che aveva sede in un bugigattolo, quasi sempre<br />

chiuso, dov’era difficile vendere anche una scatola di cerini, che<br />

il giornalista Sandro Ruotolo avrebbe mostrato agli spettatori di<br />

Samarcanda nel corso della puntata dedicata a Misterbianco.<br />

La “M.B. Italia” era una ditta alla quale l’assessore Zappalà<br />

sembrava particolarmente affezionato. Il comune di Misterbianco<br />

vi si era infatti rivolto per i più svariati acquisti: il materiale<br />

di cancelleria, i banchi e persino alcuni scuolabus.<br />

Con veemenza, nascondendo la paura, sottolineai il singolare<br />

successo elettorale dell’assessore Giuseppe Zappalà, che<br />

candidamente avrebbe mostrato alle telecamere di “Samarcanda”<br />

un tabulato con 3.000 elettori schedati. Questo personag-<br />

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